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Taranto, un altro incidente provocato da un cinghiale

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Taranto  –  Potevano essere tragiche le conseguenze dell’incidente automobilistico che stamattina 18 ottobre, alle prime luci dell’alba, ha coinvolto un lavoratore agricolo sulla provinciale 13, strada che collega Castellaneta a Castellaneta Marina; l’uomo, a bordo della propria auto, stava raggiungendo i campi per andare a lavorare, quando all’improvviso un cinghiale di grossa taglia ha attraversato la strada: l’impatto tra il veicolo e l’animale è stato violentissimo. Per fortuna, l’incidente non ha avuto conseguenze gravi sul lavoratore: solo tanta paura per l’uomo e danni alla carrozzeria dell’automobile. Se fosse uscita fuori strada, il veicolo avrebbe impattato con il cemento dei canali presenti a bordo carreggiata, con conseguenze probabilmente molto più gravi.

«È inaccettabile che il proliferare fuori controllo dei cinghiali metta quotidianamente a rischio onesti cittadini che si recano ogni giorno a lavorare, per non parlare di quello che i branchi di ungulati combinano nei campi, distruggendo intere coltivazioni» – ha dichiarato Pietro De Padova, presidente di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi). «Non è la prima volta e, purtroppo, non sarà l’ultima che accade un episodio simile – ha detto Vito Rubino, direttore della declinazione provinciale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, che poi ha aggiunto – Qualche giorno fa, sempre alle prime luci dell’alba, un branco di cinghiali stava per attraversare la strada all’ingresso di Ginosa Marina; per fortuna, però, gli animali sono rientrati nel canale a bordo carreggiata e non è accaduto nulla. Sono situazioni che stiamo denunciando da tempo, ma ancora nessun apprezzabile provvedimento è stato preso».

Vito Rubino e Pietro De Padova

CIA Due Mari ritiene gravissimo e inaccettabile che gli agricoltori, ma più in generale tutti i cittadini, debbano continuare a vivere nella paura di vedersi danneggiati direttamente o indirettamente dalla ingombrante e sempre più pericolosa e numerosa presenza dei cinghiali sia nelle campagne che nei centri urbani. La politica non può fingere di ignorare una situazione che diventa ogni giorno più pesante.

«Proteggiamo gli animali, ma non ci preoccupiamo degli esseri umani. Questa situazione non può più continuare, si assumano le giuste decisioni per evitare conseguenze irreparabili» – hanno ricordato De Padova e Rubino.

La questione riguarda tutta la regione, tanto che, lo scorso luglio, CIA Agricoltori Italiani della Puglia organizzò una conferenza stampa a Monte Sant’Angelo (FG) alla quale parteciparono allevatori provenienti da tutte le province pugliesi. Anche in quell’occasione, l’organizzazione spiegò che innanzitutto serve ridurre il numero dei cinghiali che scorrazzano nelle campagne e attivare meccanismi che ne contengano la proliferazione anche per il futuro; occorre che i risarcimenti siano pieni, vale a dire commisurati all’entità effettiva dei danni (modifica legge 157/92); bisogna che la Regione Puglia e gli enti territoriali competenti si attrezzino per monitorare lo sviluppo e i movimenti dei cinghiali, con studi e ricerche specifiche. La questione cinghiali riguarda tutta Italia e l’intera Puglia. Nel Tarantino, così come dalla Murgia Barese alla Bat, nei territori di Brindisi e nel Foggiano nel 2021 i casi, le segnalazioni e i danni sono andati moltiplicandosi: con la pandemia, infatti, i cinghiali hanno ampliato il loro raggio d’azione arrivando anche sulla costa oltre a imperversare nelle zone rurali poste nell’entroterra pugliese. Il caldo, la necessità di approvvigionarsi di acqua e cibo li spinge ad attraversare sentieri di campagna e strade a scorrimento veloce, con i pericoli che ne conseguono. Ai proprietari e ai conduttori dei terreni agricoli va riconosciuto il diritto al risarcimento integrale della perdita effettivamente subita, il risarcimento per i danni da fauna selvatica non può rientrare nell’ambito dei Regolamenti dell’Unione Europea sugli aiuti di Stato e va sottratto al regime dei de minimis. Occorre la costituzione di una taske force regionale, con abbattimento dei capi attraverso un controllo selettivo e la realizzazione della filiera del cinghiale in Puglia. Una misura, quest’ultima, che potrebbe servire a ridurre la presenza di esemplari in circolazione.


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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