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APERTAMENTE di Lilli D’Amicis “Ricatto e coercizione, uguale isolamento e cattiveria”

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” Andrà tutto bene” con questa frase è cominciato tutto l’inganno e la sofferenza del popolo italiano e se vogliamo del mondo intero o quasi.

Fatta salva la certezza dell’esistenza del virus nominato Covid 19 – sars 2 e simili, non possiamo non essere certi , a quasi due anni dall’inizio di questo massacro di menti umane, tralasciando i morti che seppur tanti e tutti da verificare le cause dei decessi, semmai accadrà, di questi umani che ci hanno rimesso la vita, va detto e sottolineato che questa pandemia, supportata da una criminale narrazione a senso unico, foraggiata da chi di questo “film dell’orror” ne ha fatto un’arma di distruzione di massa di cervelli e anime, quest’ultime ormai è certo  si sono vendute al Diavolo/DioDenaro pur di seguire chi di questo mondo ne vuole fare un mondo riservato ad una certa elìte che sarà padrona dello stesso mondo dopo averlo liberato dalla plebe, dai fragili e quello che più conta liberato da chi pensa con la propria testa, per metterci al loro posto gente allineata e coperta perché ricoperta di denaro ottimo oliatore di coscienza lavate.

Tessera del fascio con vidimazione dei pagamenti

Dopo questa doverosa premessa, veniamo a ciò che sta accadendo intorno a noi e dove molti di noi si stanno ribellando tenendo duro contro un ricatto che ci ha riportato al secolo scorso, il famigerato ventennio, dove se non eri iscritto al fascio non potevi lavorare, non potevi fare la spesa e chiunque si opponeva era olio di ricino e prigione, e in molti casi la morte. In questo ultimo anno stiamo rivivendo quegli orribili anni, e oso dire che siamo solo all’inizio, se questi criminali non verranno fermati per tempo. Partendo dal concetto che ogni essere umano è libero di curarsi e assumere farmaci come meglio ritiene opportuno, sappiamo essere  un diritto costituzionale (Articolo 32- La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana). Quindi ogni cittadino italiano ha la libertà di scegliere se farsi pungere o meno. Ma come ben sappiamo questo Governo di infami, nessuno escluso, ha escogitato il famigerato Green Pass, una sorta di bollino discriminatorio che lo si può ottenere in due modi “vaccinarsi” oppure farsi stuprare il naso ogni 48 ore, alla “modica” cifra di 15 euro,  per sapere se sei positivo o meno al Covid, con questo si ha diritto a lavorare e a fare vita di società. Mentre il  vaccino è “gratis”, tra virgolette perché non lo è!, in quanto lo paghiamo noi contribuenti e poi per tanti c’è un prezzo ancora più alto come lo stare male dopo la somministrazione, oppure lasciarci le penne come purtroppo sta accadendo sempre più sovente.  Ovviamente tutti i caduti da vaccino non verranno mai certificati, è lo stesso discorso dei morti di Covid durante la pandemia, si moriva solo di Covid e oggi si muore d’altro se vaccinati, oppure se non vaccinati di Covid. ElementareWatson!!!

Ma ritorniamo al bollino verde, senza se e senza ma è un vero strumento di ricatto e coercizione e andrebbe combattuto, come già in tutta Italia si sta facendo, ma non basta, molti italiani hanno subito una lobotimizzazione messa a segno dal mainstream che oliato con una valanga di denaro sta tenendo bordone a chi li sta finanziando, le case farmaceutiche (sic), strumento in mano alla finanza che ormai ha messo la politica sotto i tacchi e gestisce gli Stati del Mondo. In Italia da dieci anni abbiamo al Governo del nostro Paese capi che non sono espressione del voto popolare, un voto che sappiamo bene è drogato e pilotato quando si riesce ad andare alle urne, il popolo ha perso la sua sovranità e anche la sua libertà  che attualmente sta barattando con il Bollino Verde e quello che più mi terrorizza che si sta allargando a  macchia d’olio la debaclè.

Di certo non bisogna mollare e accodarsi ai canali giusti della protesta e comunque per quel che concerne la nostra ex ridente cittadina (annullato l’evento di questa sera “LaLuce), c’è poco da sperare, dopotutto se andando al voto si contano  oltre 320 voti a un consigliere uscente, che ha problemi con la Giustizia, e con questi voti, sempre costui, resta nella maggioranza di governo della città e avrà anche un Assessore di riferimento, non ho voglia di aggiungere altro se non scrivere: “ognuno ha quello che si merita e Grottaglie merita i fuochi di artificio e i lestofanti!”


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direttore

Lilli D’Amicis - giornalista - "Lilli D’Amicis - Arcangela Chimenti D'Amicis - direttore oraquadra.info" In sintesi la giornalista che non sarei!!! Arcangela Chimenti D’Amicis, così registrata all’anagrafe di Grottaglie, dove è nata il 10 luglio del 1955 e dove dal 2010 risiede, dopo un’assenza di quasi 20 anni, ma tutti la conoscono come Lilli D’Amicis, giornalista senza peli sulla lingua, dal 1984 esercita una delle professioni più affascinanti, iscritta all'Ordine dei Giornalisti di Puglia da Marzo 1986 il giornalismo appunto, un’attività che principia come corrispondente al Corriere del giorno di Taranto, grazie al quale, nel 1986, ottiene l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti di Puglia e da allora comincia una fitta attività in giro per l’Italia, ricoprendo vari ruoli sempre nell’ambito della comunicazione giornalistica. Ha collaborato nei Tg di Videolevante di Taranto, Retepuglia, Trcb e Puglia Tv tutte emittenti del brindisino. A Puglia tv di Brindisi realizza il primo tg fatto dai bambini delle scuole elementari di Brindisi, un successo ed una novità che la portò a Sanremo, in una Convegno nazionale ACLI per parlare di questo singolare esperimento. Poi trasferitasi al nord, a La Spezia, ha iniziato a collaborare con l’emittente televisiva Astro tv ed Uno Tv, nella prima ha realizzato e condotto programmi di approfondimento giornalistico, nella seconda invece ha ricoperto l’incarico di capo redattore, redigendo e conducendo Tg e programmi di approfondimento. A Roma nel 1993 ha collaborato a Il Tempo, redazione cronaca e poi spettacoli. Tornata in Puglia a Brindisi, è entrata a far parte della redazione giornalistica di Ciccio Riccio fm, dove realizzava 7 radio notiziari al giorno, e contemporaneamente teneva due rubriche di spettacolo, sul Corriere del Giorno di Taranto, da lei ideate “Radioascoltando” e “Televisionando”. Nel 1997 fonda un magazine cittadino, un mensile di varia informazione, ZOOM, tutto a colori, formato poket (A5), con una tiratura di 2000 copie, con vendite che hanno toccato le 1500 copie, naturalmente oltre ad editore era anche direttore. Zoom fu all’epoca il primo giornale cartaceo ad avere un sito internet: www.zoomonline.it. Nel 2001 è costretta a chiudere il suo amato Zoom, dove si sono formati alcuni ragazzi, oggi giornalisti locali di talento, la chiusura fu dovuta anche a un furto nella redazione che mise in ginocchio le già magre risorse finanziarie del giornale. Dal 1998 firma le testate giornalistiche dell’emittente radiofonica “Ciccio riccio” e “Disco box”, prossima a passare il testimone a Valentina Molfetta appena diventata giornalista professionista. Dal 2006 è stata addetto stampa di un Senatore di Puglia per circa 8 anni e dal 2000 al 2015 fornisce il servizio di uffici stampa politici. Nel marzo del 2011 fonda un nuovo giornale, ma questa volta è solo on line: www.oraquadra.info e dal 2004 ha un blog di successo: www.tuttoilresto-noia.blogspot.com , già nel titolo è una leggenda, firme di studiosi ed intellettuali locali contribuiscono alla redazione di questo blog che contava quando era in piena attività una media di 1200 visitatori al giorno. Ha conseguito la maturità scientifica e diploma magistrale, non è riuscita a laurearsi perché il suo tempo oltre che per il lavoro giornalistico, sua unica professione, è stato impiegato a crescere i suoi due meravigliosi figli, avuti in giovanissima età e ai quali non ha voluto mai far mancare l’affetto del padre, suo marito Oreste, ufficiale della Marina Militare vip in carriera, sempre in giro per il mondo e lei a suo seguito con armi e bagagli e con Michela Tombolini avvocato e prima wedding lawer d'Italia, e Giovanni Tombolini istruttore e pilota di aerei, docente al Istituto Carnaro Marconi Flacco Belluzzi e pilota di Canadair. Alla soglie dei 70 anni sono ancora operativa con la mia agenzia MT Eventi wedding e non solo. E scusate se è poco!!! di più non ce la faccio a fare.

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