Il Buongiorno di Pina Colitta. Con euforia e voglia di ballare
Buongiorno con una Domenica di euforia, con la voglia di cantare e
ballare. Ecco questo può essere un modo per guardare nuovi orizzonti!
Un invito anche a chi pensa di non saper coordinare due passi insieme
con musica di sottofondo. Si, proviamo a ballare anche da soli, guardati dalle mura domestiche…
Non è follia scegliere una canzone, cantare e ballare finché se ne ha voglia! Non importa saper ballare e cantare, l’importante è lasciarsi andare e farsi pervadere dalla musica. Non immaginiamo quanto questo eserciziofisico possa divenire risorsa positiva per la mente! Avreste mai potuto immaginare che ballare ha degli effetti positivi per la memoria, per la circolazione e fa rilasciare al corpo
endorfine, come ogni attività fisica? Pronti a saltellare un po’? E vai con una Domenica alternativa. La danza favorisce il giusto equilibrio delle emozioni… Un modo per superare un momento di rabbia,
per superare la paura, ma, ancor di più, per mettere fuori quelle emozioni che razionalmente vorremmo tenere chiuse dentro di noi. Non mi soffermerò sull’aspetto della salute fisica del ballo: abbassare la
pressione arteriosa, non favorire la perdita del tono muscolare, migliorare la postura e prevenire i dolori alla schiena, aumentare i riflessi… Infatti preferisco soffermarmi sull’aspetto sociale perché
favorisce l’interazione e la comunicazione non verbale e può diventare una ottima opportunità per fare nuove amicizie. Se amiamo la musica perché non provare a ballare? Potremmo dare a noi stessi l’opportunità di volerci più bene, esprimendo la nostra creatività… Il ballo, una
possibile strada per lasciarsi andare! “Nulla è così necessario agli uomini come il ballo… Senza il ballo, un uomo non saprebbe far nulla… Quando un uomo ha commesso uno sbaglio nella propria condotta, sia negli affari di famiglia, sia nel governo di uno stato, sia nel comando di un esercito, non si dice sempre: “Il tale ha fatto un passo falso in un certo affare”?
E fare un passo falso, da cosa deriva se non dall’ignoranza del ballo?
Molière