Musica

“Siamo qui” è il titolo del nuovo album di Vasco Rossi in uscita il 12 novembre

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Milano. «Metto sempre il minimo di parole possibili nei miei dischi, perché secondo me è l’immaginazione di chi ascolta che deve volare».

Lo ha sostenuto Vasco Rossi parlando del suo nuovo album “Siamo qui” in uscita venerdì 12 novembre, il venerdì palindromo 12.11.21, disponibile in nove confezioni con diversi supporti, cd, vinile, musicassetta, copertine diverse, e anche in digitale nei formati classico, in alta definizione, nel nuovissimo formato spatial audio Dolby Atmos su Apple Music, e in versione enhanced con il commento di Vasco alle canzoni, disponibile su Amazon Music.

«È un album rock, classic rock – ha osservato l’artista – Tutte le canzoni sono suonate con strumenti veri a differenza delle produzioni di oggi. Questo è un album divertito e divertente, con comune verità e spontaneità: queste canzoni sono delle consapevolezze in più che non consolano ma dalle quali non se ne torna indietro».

“Siamo qui” è il 18esimo album di studio di Vasco Rossi dopo “Sono innocente” del 2014 e che conclude il discorso de “La Verità” e “Se ti potessi dire” scritti tra il 2018 e il 2019.

Il disco si apre con “XI comandamento”.

«Sento nell’aria questa enorme valanga di ignoranza che sta arrivando – ha puntualizzato il Komandante – Non puoi discuterci con l’ignoranza di nuovi governanti che sull’onda di estremismi, populismi, fake-news, si prospettano all’orizzonte: non ci aspettiamo solo delle nuove leggi speciali ma addirittura un vero e proprio undicesimo comandamento».

Ancora una pagina che volta chiudendo un capitolo della vita del Blasco, umana e artistica, con canzoni che parlano molto di presente ma che, per lui, sono già passato, come “Siamo qui”.

«L’ho scritta prima della pandemia – ha precisato – Parlo dei guai della condizione umana: è la canzone portante dell’album, attorno alla quale ho costruito l’album».

Il video di “Siamo qui” è stato girato in Puglia, nella zona dei 21 archi, il viadotto che attraversa le campagne di Spinazzola nelle Murge, per la regia di Pepsy Romanoff, con la modella e attrice Alice Pagani protagonista.

Negli stessi giorni, l’8 settembre, è stata conferita a Vasco Rossi la cittadinanza onoraria di Castellaneta dove Vasco, non solo trascorre le sue vacanze da dieci anni, ma vi prepara anche i concerti convocando tutta la produzione. Già Cittadino della Puglia Creativa con il governatore Nichi Vendola nel 2014, il rocker di Zocca ora è anche castellanetano, «come Rodolfo Valentino», emozionato, tanto da dichiararsi «onorato, lusingato e fiero di essere castellanetano».

“Siamo qui” sono dieci canzoni, dieci storie una diversa dall’altra, che compongono lo sguardo del musicista ironico onirico sulla condizione umana oggi, e sulla società, contraddizioni e complicazioni comprese, come anche in “La pioggia alla domenica”.

«È una fotografia della giornata – ha accennato – Parlo del rapporto di coppia e alla fine piove anche la domenica, come fosse un Natale senza neve e senza neanche la tv che magari ti poteva salvare».

“Un respiro in più” è un tango-rock: alla melodica, strumento simile alla fisarmonica e all’armonica, è affidato il compito di accompagnare in note la malinconia testuale; i ritornelli, dall’armonia più ariosa e con sonorità moderne di ispirazione post-rock, preparano il terreno al gran finale che esplode su un tema di trombe alla Morricone.

«Capisci che esistere è soltanto un respiro in più, è la vita – ha confessato Vasco – Quando avrai capito queste cose sarai capace di morire per rinascere in una nuova condizione mentale: io sono morto e poi risorto».

“Ho ritrovato te” è un’acustic-ballad un po’ malinconica con la batteria che l’ha trasformata in una rock-ballad più pesante, con la chitarra elettrica e quella acustica che si inseguono in due assoli sovrapposti.

«Un pezzo a cui sono molto legato – ha rivelato – Mi sono reso conto che avevo litigato con la vita, con me stesso, con tutto e avevo preso fuori anche lei: non ho rimesso a posto il mondo, non ho fatto la pace con me però ho ritrovato lei o il non suonare da tanto tempo».

“Una canzone d’amore buttata via” è struggente in stile rock-pop, con una parte di archi intensa, dolce ma straziante, in cui c’è anche una viola d’amore, antico strumento ad arco del ‘700.

«È il primo singolo di questo album, un amore vero – ha ricordato – Un rapporto di coppia è sempre complicato e bisogna sempre tenerlo vivo anche se qualche volta uno dei due sbaglia: per una notte da ubriaco o una sola bugia non puoi buttare via tutto. Per stare insieme a una persona bisogna saper chiudere un occhio, a volte anche due».

Le canzoni di questo album sono nate per essere cantate dal vivo, scritte pensando ai ‘live’. Saranno in tutto undici date del Vasco Live tour 2022 in tutta Italia, dal 20 maggio (Trentino Music Arena di Trento) al 30 giugno (Stadio Olimpico di Torino); queste le altre date 24 maggio Ippodromo Milano Trenno di Milano, 28 Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, 3 giugno Visarno Arena di Firenze, 7 Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, 11 e 12 Circo Massimo di Roma, 17 Stadio San Filippo di Messina, 22 Stadio San Nicola di Bari, 26 Stadio Del Conero di Ancona.

«L’ultima volta è stato per sei volte San Siro, poi due estati senza concerti – ha sottolineato – Non vedo l’ora di tornare sul palco, non sto più nella pelle; mi sono reso conto che se non faccio dei concerti, lo scopo più importante della mia vita viene a mancare: senza la musica sono niente e abbiamo riprogrammato le date per il 2022, buttando il cuore oltre l’ostacolo e aggiungendo date in più, diventate undici, da nord a sud e viceversa, per tutta l’Italia. Voglio andare a suonare a casa di tutti».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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