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Lunedì 15 novembre primo Consiglio comunale del secondo mandato del Sindaco D’Alò

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A 43  giorni esatti dalla chiusura delle urne delle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre 2021, dopo un’apatica e se vogliamo incomprensibile attesa, finalmente lunedì 15 novembre alle 16:00, si riunisce, in prima convocazione, il nuovo Consiglio comunale del secondo mandato elettorale del Sindaco Ciro D’Alò, riconfermatosi al primo turno  alla guida dell’Amministrazione cittadina con il 56, 64%, con un’affluenza alle urna del 61,24% contro quelle del 2016 che fu del 71,71 (il 10% di elettori in meno si è recato a votare), facendo toccare il minimo storico dell’affluenza di elettori chiamati a votare per il nuovo Sindaco e per eleggere 24 consiglieri comunali. Vuol dire che il 40% di elettori grottagliesi non ha ritenuto valida le proposte elettorali e ha preferito disertare le urne. Quindi a votare sono andati quelli che avevano interessi forti (56,64%) e una schiera disgregata  (43,36%) di elettori che speravano in un cambiamento ma si sono trovati di fronte ad un’offerta frastagliata, ma come si sa è raro che un’Amministrazione uscente venga bocciata, specialmente se ha saputo coltivare bene certi orticelli, anche se nel caso della ridente cittadina della ceramiche, va riconosciuto che c’è stata un’ottima coltivazione  di orticelli di parenti e di compagni di merende e scampagnate. (riepilogo-voti-candidati-consiglieri-comunali)

Nell’ultima settimana , quella che sta per chiudersi, è stata ad alta tensione per  le febbrili trattative, la spartizione delle poltrone è stata faticosissima, bisognava accontentare le fameliche 9 liste che hanno composto la coalizione del Sindaco uscente Grottaglie Next che ha sostenuto la candidatura dello stesso Sindaco uscente, con grande esborso di risorse, campagne pubblicitarie come fossimo in una metropoli, lussuosi comitati, cene, cenette e barbecue, come se non ci fosse stato più un domani, il tutto accompagnato  da forti “raccomandazioni” per andare a votare “giusto”,  pena: penalizzazioni pesanti. Ritornando alle febbrili trattative della spartizione delle poltrone, come abbiamo letto ieri in un comunicato stampa di FuturaLab che si è ritirata dalla spartizione dei “pani e dei pesci”, quindi sono rimaste giusto giusto  8 liste da accontentare, 7 le poltrone assessorili e una: quella del Presidente del Consiglio comunale, molto ambita in quanto chi sarà investito da questa carica non dovrà dimettersi, quindi guiderà il Consiglio comunale, avendo  diritto di voto rimanendo  saldo sulla poltrona più alta dove  nessuno potrà spodestarlo.

Sul toto assessori si è avventurato più di qualcuno, ma chi scrive ha preferito tenere bassa l’attenzione su questo argomento che se pur di grande interesse lascia il tempo che trova,  non ci interessa il giornalismo gossipparo, varrà come sempre l’ufficialità che sarà la prova provata di come sia stato rispettato alla lettera il  Manuale Cencelli.

Consiglio comunale di Grottaglie

Il rispetto del suddetto manuale, come è consuetudine, lascerà gente scontenta, farà ottenere incarichi ad amanti, amici e parenti, ovviamente tutto a danno delle competenze, che com’è noto hanno poco rilevanza nella conduzione di un’Amministrazione di una cittadina come Grottaglie, nota ormai per le sue potenzialità inespresse, dove la gente di valore e competente resta al palo, se non costretta a migrare altrove, considerato che le peculiarità professionali lasciano spazio ai raccomandati, agli amanti dei politicanti di turno e agli amici degli amici che nella loro mediocrità fanno si che in un gruppo di “cecati” quello con un occhio è il massimo.

Grottaglie a questo giro avrebbe meritato di più, avrebbe meritato un biglietto da visita dove la potenziale cultura di questa comunità, avrebbe meritato l’elevazione a rango superiore. Le proposte di gente preparata e perbene c’erano tutte, ma i grottagliesi o non l’hanno voluta capire oppure c’è stata una cattiva comunicazione, delle due l’una a cui va aggiunta che da decenni vince a Grottaglie “c’è ste pi me” tradotto: “cosa mi tocca” e quindi conta la politica della pagnotta del: “chi mi dà da mangià chiamo papà”, una politica che veniva condannata da chi si appresta a sedere su quegli scranni, che si è venduto con un baratto, per una prospettiva di scambi di favori atti a mantenere il potere e per potersi sedere su scranni più comodi di quelli di un’aula di Consiglio comunale, che resta il famoso autobus dove si sale si fanno i propri comodi, se si è bravi si scende per salire su mezzi di trasporto più comodi, oppure si torna a casa e tornare a essere nessuno o  quasi, ne è piena la pubblicistica. Tutto questo a danno di una Comunità che sarà chiamata a pagare i danni di questa gente (molti parvenue) che useranno il Palazzo principalmente per  propria utilità, favorirà di sicuro gli interessi personali, coltiverà il propio ego ormai, per molti, a livelli stellari, ovviamente poco interesserà dei bisogni della gente, di quello che toccherà ai poveri cittadini dei Comparti C, che saranno sempre più tartassati. Stesso discorso per le responsabilità da ricercare su quel doloroso incendio della Pineta Frantella, ancora stiamo aspettando il verbale dei Vigili del Fuoco, potrei fare tante altre sottolineature ma mi fermo qui perché mi rendo conto che l’attenzione di chi legge cade dopo un po’.

Ritornando a lunedì 15, alle ore 16:00 prima convocazione del nuovo Consiglio comunale, ecco di seguito l’ordine del giorno:

  1. Insediamento del Consiglio comunale
  2. Giuramento del Sindaco
  3. Elezione del Presidente del Consiglio comunale (voci insistenti annunciano che sarà eletto Aurelio Marangella di Insieme a sinistra (ex ArtUNO)
  4. Elezione del vice Presidente del Consiglio comunale
  5. Presa d’atto della nomina degli Assessori , 7 in tutto e qui si è scatenato il toto assessori e la lotta all’arma bianca, perché ogni lista (8 in tutto perché come già detto FuturaLab si è fatta fuori da sola, ma onestamente non si può non sottolineare la magra figura fatta in termini di voti (343 ovvero il 2,31%). Quindi accontentata la lista Insieme a Sinistra, ne restano giuste 7 liste da accontentare e qui il gioco si fa duro, degli assessori uscenti resterebbero la Marianna Annicchiarico di RiGenerazione, Giovanni Blasi  di Sud in Movimento e Vincenzo Quaranta di CON D’Alò. Si vocifera di Maurizio Stefani assessore, forte dei suoi (372 voti) e  scatterebbe consigliere  Leonardo Attanasio. Inoltre riconfermata la segretaria del Sindaco l’amica fedele Ida De Carolis. Il resto delle voci che girano sono più o meno pettegolezzi, la certezza pare la si avrà nella giornata di domani sabato 13 novembre, dove sicuramente il Sindaco lo comunicherà attraverso un post sulla sua pagina, ammesso che la notte sia foriera di buoni auspici per chi ansima per la poltrona assessorile. Come diceva una vecchia canzone: “Lo scopriremo vivendo”

Ultima annotazione, il Consiglio comunale sarà in presenza, tutti rigorosamente con green pass, non è permessa la presenza del pubblico e lo stesso Consiglio comunale potrà essere seguito in diretta streaming sul canale youtube del Consiglio comunale di Grottaglie.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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