IL BUONGIORNO DI PINA COLITTAPRIMO PIANOWellness

Il Buongiorno di Pina Colitta. Con una dose di gentilezza

Condividi

Un buongiorno con i gesti non scontati in una relazione. Il fine settimana potrebbe essere il momento giusto per attivarli. In una
coppia ci sono dei gesti che mai dovremmo considerare scontati per migliorare o, ancora meglio, per attivare, se sopita, una vita di
coppia. Sono gesti semplici che spesso dimentichiamo di mettere in pratica perché vengono banalizzati e dati per scontato. E qui l’errore grossolano perché proprio questi gesti sono invece fondamentali per il benessere e la longevità di una coppia! E non me ne volete se mi ripeto, una gentilezza, una coccola, una parola carina, sono tutte quelle famose “carezze” che alimentano l’amore perché accortezze fondamentali. Fondamentali al tal punto che giammai dovrebbero essere dimenticate in un rapporto a due. A volte l’abitudine rischia di farci perdere queste piccole carinerie! Nemici di queste attenzioni sono sicuramente lo stress e la vita
frenetica che non aiutano in questo senso; spesso infatti tanti si dimenticano di curare il rapporto con il proprio partner a partire
dalle piccole cose. Ecco per esempio sembra scontato essere gentili quando invece è il primo passo per un sano rapporto di coppia. Diciamocelo pure, essere gentili è anche un segno di buona educazione che, senza dubbio, migliora l’intesa di coppia. E’ sempre la gentilezza a rafforzare la relazione, a migliorare l’umore e l’autostima. Immaginate questa situazione: si torna a casa  dopo una giornata stressante si trova un partner scontroso e dai modi indelicati. Sfido chiunque a trovare questa situazione piacevole. La casa è sempre un porto sereno per il proprio partner e lo è di ancor più se al rientro sarà ben accolto con un gesto benefico per la vita di coppia. Immaginiamo una cecità che va sostenuta guidata ed accompagnata da un gesto sicuro e d’amore… Ecco una situazione ideale, seppur immaginifica, in una relazione di persone che si sono
incontrate ed amate.

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Eugenio Montale

 


Condividi

Lascia un commento