La decarbonizzazione al Mise. Santoro: “Fatto positivo, ma tempi lunghi e piano generico”
“L’incontro di ieri al Mise sulla ex Ilva richiede alcune riflessioni”. Luciano Santoro, candidato alla segreteria provinciale del Pd di Taranto interviene a poche ore dal tavolo romano.
“Va riconosciuto come fatto positivo l’introduzione, per la prima volta, in sede ministeriale, dell’argomento “decarbonizzazione”. Al tempo stesso però – prosegue Santoro – va detto che sono troppo lunghi i tempi richiesti (dieci anni) ed è assolutamente generico il piano. Inoltre si arriva a questo con estremo ritardo. Quanto tempo avremmo guadagnato se si fosse dato ascolto a Edo Ronchi, allora subcommissario per il risanamento ambientale dell’Ilva di Taranto, o se fossero state prese in considerazione, in tempi non sospetti, le dichiarazioni dello stesso presidente Emiliano, proprio in direzione della eliminazione delle fonti fossili per l’alimentazione della fabbrica, dichiarazioni invece spesso sminuite, talvolta addirittura messe in ridicolo”.
“E’ giusto il caso di prendere piena coscienza del tempo e delle occasioni perse, per poi archiviare quel passato fatto di inutili, o addirittura dannosi decreti che hanno cercato di tenere in piedi logiche e strumenti ampiamente superati. Bisogna però non rimuginarci troppo e piuttosto guardare subito oltre, andando incontro ad una fase nella quale non è pensabile una produzione che non rispetta la salute dei cittadini e dei lavoratori. Occorre ora quindi fare presto e bene, e soprattutto vigilare affinché si eviti assolutamente di perdere altro preziosissimo tempo”.
“Spiace osservare – conclude Luciano Santoro – che attorno a quel tavolo al Mise, c’era un’assenza pesante, quella del Comune di Taranto, e del suo sindaco Rinaldo Melucci che con tanta determinazione ha preso posizione nei confronti della grande industria, in difesa dei suoi cittadini”.