Studenti in visita sulla portaerei Cavour, Nave Ammiraglia della Marina Militare ormeggiata presso la Stazione Navale di Mar Grande
Gli studenti delle classi quinte- indirizzo nautico – dell’Istituto Professionale Archimede di Taranto. Un’iniziativa resa possibile grazie al Comitato Piccola Industria di Confindustria Taranto quale evento a corollario del recente PMI Day
“Per noi è un onore essere qui. Ci siamo trovati davanti ad un sistema complesso e affascinante” . Così si è espresso, subito dopo una visita guidata entusiasmante e ricca di sorprese, uno degli studenti della 5° D – indirizzo nautico – dell’Istituto Professionale Archimede di Taranto, e l’impressione sembra essere stata davvero comune per tutti i gli ospiti della Nave Ammiraglia della nostra Marina Militare, l’imponente e suggestiva portaerei Cavour.
Stamattina gli studenti hanno potuto vivere un’esperienza sicuramente diversa dal solito grazie all’iniziativa, (già promossa, a livello confindustriale, su nave Cavour, a Civitavecchia), del Comitato Piccola Industria di Confindustria Taranto, guidato dall’imprenditrice Lella Miccolis, nell’ambito di una delle iniziative avviate in occasione del recente Pmi Day, tenuto a novembre scorso.
A bordo, gli studenti, alcuni docenti ed una delegazione di Confindustria hanno potuto toccare con mano la straordinarietà di questà unità navale, entrata in servizio per la Marina Militare italiana nel 2009, gioiello del sistema industria difesa nazionale ed esempio di “autosufficienza interna, quasi una piccola società autonoma in ogni suo aspetto, logistico, organizzativo, sanitario: una piccola comunità che cresce nel rispetto della convivenza per il bene comune”, come ha sottolineato il prof. Fabio Mancini, uno dei docenti dell’Archimede che hanno preso parte alla visita.
Nel corso della visita sono stati illustrati tutti gli aspetti che attengono sia i compiti dell’equipaggio sia il ruolo che la Cavour riveste nel complesso sistema della Difesa. A salutare la folta delegazione in visita è stato, fra gli altri, il capitano di Vascello Francesco Saladino, comandante della portaerei Cavour, il quale ha espresso la sua particolare soddisfazione per la presenza e l’interesse dei giovani rispetto alle spiegazioni fornite dal personale dell’equipaggio sui vari aspetti della nave. Dal motto latino che è proprio della Cavour, “In arduis servare mentem” (mantenere la mente serena anche nelle avversità) sono infatti scaturite, nei vari interventi susseguitisi, diverse valutazioni che hanno contribuito a rendere ancor più interessante la mattinata trascorsa a bordo. “E’ un’esperienza che i ragazzi conserveranno sicuramente nel loro bagaglio traendone grandi insegnamenti – ha commentato Lella Miccolis, Presidente della Piccola Industria di Confindustria Taranto – perché quello che abbiamo appreso, davvero tutti, trasmette sensazioni di rigore, dignità, spirito di sacrificio e senso di squadra: caratteristiche che ritroviamo anche nelle aziende che nel tempo hanno saputo crescere e portare valore aggiunto ai loro territori. Ecco, Nave Cavour è come una grande azienda che fa grande il territorio – in questo caso nazionale – e rende merito agli uomini che vi operano. Oggi – ha aggiunto –abbiamo compreso che la Marina Militare italiana, con le sue unità navali, non garantisce esclusivamente la sicurezza ma porta supporto concreto ai popoli alleati in caso di necessità fornendo all’occorrenza ospitalità, viveri, farmaci, prestazioni sanitarie specialistiche, assumendo quindi una forte valenza sociale e umanitaria”.