Extraliscio con l’Orchestra della Magna Grecia

Condividi

Stagione orchestrale 2021-2022, due i concerti degli Extraliscio con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Roberto Molinelli: giovedì 20 al teatro Orfeo di Taranto e venerdì 21 gennaio nell’Auditorium Cava del Sole di Matera. Fra i brani in programma, Ciao mare, La Paloma, Romagna mia, Gam gam, Marina, Rosamunda e altro ancora. Composto da Mirco Mariani, Moreno il Biondo e Mauro Ferrara, il trio debutta con “Canzoni da ballo”, cui seguono “Imballabilissimi-Ballabilissimi”, “Punk da balera”, “È bello perdersi”, album nel quale è inserito “Bianca luce nera”, brano presentato al Festival di Sanremo. A breve in sala con l’OMG per provare il repertorio in programma nei due prossimi concerti, abbiamo sentito Mirco su alcuni degli aspetti musicali della formazione musicale romagnola.

Sanremo, ribaltato il Festival. Che scommessa è suonare con l’Orchestra?

«Suonare con un’orchestra – dice Mariani – in questo caso una così importante, è stato sempre un mio sogno. Tanto per intenderci, nella mia attività di musicista, una volta entrato a far parte degli Extraliscio, avevo due desideri: far conoscere il liscio fuori dall’Italia ed eseguire questa musica con cinquanta professori d’orchestra. Con tutto il rispetto per la storica rassegna e quanti vi hanno partecipato e partecipano, Sanremo non era mai stato fra i miei obiettivi. Al contrario, per uno come me impegnato per tanti anni nella ricerca dei suoni, mettere insieme la classicità di un’orchestra sinfonica e il suono del liscio credo possa rappresentare qualcosa di memorabile. Diretti, poi, da Roberto Molinelli, uno dei direttori dell’ICO Magna Grecia, e con il quale siamo entrati subito in perfetta sintonia, renderà tutto più straordinario. Grazie all’Orchestra avverto forte la sensazione che sta per iniziare una storia che non finirà mai…».

Cosa vi intriga del miscelare la vostra musica con archi, fiati e quant’altro?

«Il liscio nasce dal violino, lo racconta la tradizione dei Casadei, come a dire che non si inventa nulla: lo stesso clarinetto, il sassofono, per esempio, sono fra gli strumenti principali impegnati nell’esecuzione del liscio; ma non è tanto lo strumento quanto la prospettiva di fare cose con un’orchestra ad emozionare me i miei colleghi: non vedo l’ora di cominciare le prove e vivere un sogno».

Dove finisce il liscio e dove comincia il resto?

«Il liscio nasce dalla nostra terra, la Romagna. Senti questa musica e avverti il profumo della nostra campagna; hai la sensazione di volare fra le nuvole e le stelle, vivi la poesia declamata dai film di Fellini; lo spirito lieve del “patacca” romagnolo che parte dalla musica leggera per proseguire con musica di sostanza, fino a scatenare una sorta di bipolarità: con l’Orchestra della Magna Grecia daremo vita a qualcosa di eterno a cominciare dal restituire a questa musica quello che nel tempo le era stato tolto».

Secondo a Raoul Casadei hanno reso popolare il liscio. Cosa ha insegnato e cosa insegna la tradizione?

«Insegna che non esistono etichette, ma solo la musica che ti piace o non ti piace, la musica allegra e quella che ti fa pensare; il liscio è una musica vera, non segue mode, dunque è eterna. Quando ero piccolo, i “miei” mi portavano alle feste di paese che normalmente si svolgevano nelle aie di campagna: cinquecento, seicento persone ballavano al  solo suono di una fisarmonica e di una batteria, quest’ultima suonata dal bidello di una scuola: mistero, non ho mai capito se andasse a tempo; la magia, però, era tutta lì: la gente ballava, perché la musica è vita, vibrazione, sentimento. E in un momento storico come quello che stiamo attraversando, la musica suonata credo vada valorizzata più di quanto non si faccia…».

Cosa accade quando Mirco Mariani, Moreno il biondo e Mauro Ferrara, salgono su un palco? Musica, allegria, spensieratezza, mestiere, voglia di divertirsi, contagiare?

«Soprattutto si scatena una cosa misteriosa: la musica. Di solito ci capita di essere trascinati dal suono, facciamo salti nel buio. Con l’Orchestra ci sarà una scaletta ben definita, ma ho la netta sensazione che anche con la “Magna Grecia” ci avventureremo in qualche appassionante salto nel buio. L’entusiasmo porterà me, Marco e Moreno a fare cose straordinarie, di sicuro fuori dal normale».

Qual è la cornice ideale per un concerto degli Extraliscio?

«Sicuramente dove il liscio non è mai entrato. Abbiamo sperimentato qualche teatro, ma senza l’ausilio dell’orchestra; portato il liscio in versione extra, cioè folle, punk, rock, con la gente venuta ad ascoltarci: non appena intonavamo il primo brano ecco che avvertivamo forte la sensazione che la platea cominciava a pensare che stava per accadere qualcosa di bello. Nessuno parlava più del liscio, delle balere. Bene, oggi con gli Extraliscio e l’Orchestra della Magna Grecia il pubblico tornerà a scoprire il liscio anche in veste sinfonica e ad ascoltarlo in posti meravigliosi come il teatro Orfeo di Taranto e la Cava del Sole di Matera».

La Stagione orchestrale 2021-2022 dell’ICO Magna Grecia con la direzione artistica del Maestro Piero Romano è realizzata insieme con Comune di Taranto, Regione Puglia e Ministero della Cultura, in collaborazione con Banca BPER; Fondazione Puglia; Programma Sviluppo-Lavoro, informazione, welfare; Teleperformance, azienda leader nei servizi di call, “Varvaglione 1921” vini di Puglia.

Extraliscio con l’Orchestra della Magna Grecia. Poltronissima 50euro; Platea centrale e Prima galleria 40euro; seconda e terza galleria 30euro. Obbligatori green pass e mascherina Ffp2. Info, Taranto: via Giovinazzi 28 (3929199935). Sito: orchestramagnagrecia.it


Condividi

Valentina D'Amuri

Laureata in Progettazione e Gestione Formativa nell'era digitale, consegue il Master di II livello in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale in concomitanza con il Corso Normale di Stato Maggiore della Marina Militare. Instructional Designer, collabora alla produzione di diversi progetti in ambito civile e militare."Non chi comincia ma quel che persevera"

Lascia un commento