Musica

Gianni Morandi a Sanremo con “Apri tutte le porte”

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Bologna. «È nata questa canzone per Sanremo per fa ritornare il sole nelle case e nella nostra vita».

Lo ha rivelato Gianni Morandi, in collegamento dal teatro Duse di Bologna, parlando della sua canzone “Apri tutte le porte” con cui ritornerà in gara al prossimo festival di Sanremo.

«Durante la pandemia a me è successo un incidente alla mano – ha ricordato Morandi – Sono caduto nel fuoco l’11 marzo scorso: 27 giorni in ospedale, ma la cosa positiva è che mi ha chiamato Jovanotti per rincuorarmi dicendomi di avere una canzone, “L’allegria” che abbiamo registrata a Milano e il mio umore è cambiato; poi sono andato a trovarlo a Cortona dove è nato anche Franco Migliacci, facendomi ascoltare “Apri tutte le porte” poi proposta ad Amadeus per il Sanremo».

“Apri tutte le porte”, la canzone di Gianni Morandi scritta da Jovanotti, è in gara al prossimo festival di Sanremo ed è prodotta da Mousse T.

«Nell’arrangiamento si può riconoscere un Wilson Pickett e altre influenze dell’epoca – ha sostenuto Gianni – Mousse T. e Lorenzo hanno molto in comune; mi piaceva fare un pezzo divertente che mi facesse stare meglio: molti dicono che si rifà agli anni sessanta».

Sono moltissime le aspettative per questa canzone da parte di Gianni Morandi.

«È una canzone di speranza e ha una bella carica – ha riflettuto il cantante – Non è alla Sanremo e spero che possa divertire: ritorno nella città dei fiori con entusiasmo e che la canzone piaccia; le prime parole dicono che il male passerà, e spero che sia un giorno nuovo. Lorenzo l’ha scritta condizionata dal momento: è una canzone diversa, in cui Lorenzo ha incastrato le parole una con l’altra, l’ha scritta per me, e gli sono venute in mente certe vocalità pensando a me».

Gianni ha chiamato Jovanotti in videotelefonata dal teatro Duse.

«È stato un incontrarsi di nuovo, con molta energia e molto affetto – ha puntualizzato Lorenzo Jovanotti – L’avevo chiamato durante la degenza in ospedale e non mi sembrava il solito Morandi, abbattuto: avevo questa canzone nel cassetto, “L’allegria” e poi questa estate mi ha chiamato dicendomi che gli sarebbe piaciuto andare in gara a Sanremo, mi son messo al lavoro e Amadeus ci ha preso, ma non era affatto scontato».

Gianni Morando con Jovanotti divide alcune passioni.

«Abbiamo molte cose che ci accomunano, lui va in bicicletta e io vado a fare una corsa – ha fatto notare Gianni – Come lui ho voglia di sperimentare sempre cose nuove, la positività ci unisce sempre, è comune l’amore per la musica, e anche il carattere è simile tanto che nella difficoltà ce ne veniamo sempre fuori».

Gianni ha ancora la mano fasciata a quasi un anno dall’incidente.

«Avevo la mano sinistra a pezzi e mi hanno portato in ospedale – ha confessato l’artista – Per fortuna ne sono venuto fuori e ho salva la vita. Quell’incidente è stato un inizio: avevo voglia di una scossa, di una emozione, di ricominciare proprio da zero, e questo Sanremo ci vado come un debuttante, sperando di fare bella figura e che la canzone piaccia alla gente».

Gianni Morandi ritorna a Sanremo dopo averlo vinto nel 1987 con “Si può dare di più” insieme a Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi.

«Quella canzone riportata ai giorni nostri mi ispira che ci fosse uno scambio per una maggiore fiducia – ha confidato il cantante – Pensarla tutti allo stesso modo sarebbe molto auspicabile, come fra i nostri governanti che abbiano obiettivi comuni, perché si può stare bene se stiamo tutti bene».

Calcare il palco del teatro Ariston di Sanremo è sempre un’emozione.

«È un palco importante – ha osservato Gianni – Sono stato in gara qualche volta, lo vinsi nell’87, ci sono ritornato ancora, qualche volta come ospite e una volta l’ho anche condotto. Lo seguo dal lontano 1958 quando vidi Domenico Modugno cantare “Volare” in un bar a Monghidoro con metà paese che guardava la televisione: ormai sono un esperto delle canzoni di Sanremo, è una specie di scossa, è una emozione che vivi per una settimana e mi piace».

Il festival di Sanremo mette sempre molta tensione.

«La tremarella viene anche a me e sono già agitato – ha chiosato Morandi – Sanremo è così, forse i più giovani lo sentono di meno, vorrei essere in forma, non sbagliare: spero che ci sia moglie vicino, lei che specialmente in questo ultimo ha fatto anche da infermiere».

Nel 2012 Gianni Morandi ha avuto la possibilità di essere conduttore del festival di Sanremo.

«Quando ho fatto il mio festival mi inginocchiai davanti a Roberto Vecchioni chiedendogli di andare in gara – ha ammesso l’artista – Anche Lucio Dalla fu molto reticente. Sanremo merita attenzione, è diventato importante, ci è andata la Mannoia e ne è uscita benissimo, noi pensavamo che Sanremo potesse essere pericoloso: prendiamo quello che viene».

Gianni Morandi ha avuto anche un pensiero sulla elezione del prossimo Presidente della Repubblica.

«Penso che è il momento di poter pensare a una donna – ha apostrofato Gianni – Ritengo che le donne siano meglio degli uomini: in una famiglia è la donna più equilibrata e una donna al Quirinale non mi dispiacerebbe per niente dopo che ci sono donne importanti, da Margaret Thatcher ad Angela Merkel, a Ursula Von Der Leyen che hanno dimostrato, e dimostrano, di essere equilibrate anche in politica».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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