Musica

Le Vibrazioni in gara a Sanremo con il brano “Tantissimo”

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Milano. «La nostra canzone d’amore che presentiamo al festival di Sanremo ha un concetto alterato».

È la conclusione cui è arrivato Francesco Sarcina de Le Vibrazioni parlando del brano “Tantissimo” con cui ritornano in gara al festival di Sanremo.

«È un concetto d’amore proprio – ha aggiunto Sarcina – Alla fine di un amore la cicatrice rimane ed è molto reale anche se poi si trasforma in qualcos’altro: oggi cantiamo l’avere il coraggio delle proprie idee, accettare i propri errori e tutte le difficoltà. “Tantissimo” ha un profilo psicologico ed è molto analitica».

Le Vibrazioni, band con oltre 20 anni di carriera, cinque album all’attivo e più di un milione di dischi venduti, tornano per la quarta volta al festival di Sanremo con questo brano scritto da Francesco Sarcina, Roberto Casalino e Niccolò Verrienti, che uscirà nelle radio e su tutte le piattaforme digitali subito dopo l’esibizione sul palco dell’Ariston.

«La genesi della canzone prende molti aspetti – ha continuato Sarcina – É fonte di una riflessione fatta dopo due anni di pandemia di cui tutti ne paghiamo le conseguenze: due anni persi che ci devono far riflettere per non sprecare più altre cose da fare; ci abbiamo messo un po’ a scriverla».

La band milanese, formata da Francesco Sarcina (cantante e chitarrista), Stefano Verderi (chitarrista e tastierista), Marco Castellani (bassista) e Alessandro Deidda (batterista), torna sul palco dell’Ariston dopo aver debuttato nel 2005 con il brano Ovunque andrò”, ed essere tornata nel 2018 con “Così sbagliato” e nel 2020 con Dov’ècon la quale si classificarono quarti.

«Era il nostro quarto Sanremo – ha confessato il cantante – Stava andando tutto alla grande e poi fummo bloccati per la pandemia; oggi questa partecipazione rappresenta un ricominciare, come del resto per tutti, una ripartenza con il pubblico all’Ariston e un inno allo show. Siamo da più di vent’anni insieme, vogliamo portare il nostro rock a Sanremo, ritornare a fare i concerti».

Le Vibrazioni sono reduci dal successo di “In orchestra di e con Beppe Vessicchio”, il tour teatrale con cui hanno incontrato, per la prima volta, la musica classica in un viaggio musicale nei teatri italiani insieme al maestro Beppe Vessicchio che ha curato gli arrangiamenti orchestrali dei loro brani di maggior successo e che questo festival li vede di nuovo insieme.

«Il maestro purtroppo è positivo già da un po’ ma dovrebbe negativizzarsi – ha precisato Sarcina – Questa cosa ci coglie un po’ in fallo e dobbiamo capire se ci sarà lui a dirigerci; intanto pensiamo alla sua salute e dobbiamo navigare a vista».

«Magari il maestro dirigerà in smart working – ha scherzato Marco Castellani – Comunque ha già preparato tutto, siamo tranquilli e, soprattutto, abbiamo fiducia nella sua ripresa per essere sul palco dell’Ariston a dirigerci».

Le Vibrazioni quest’anno rappresentano le band essendo l’unica ad essere in gara.

«Non ci spaventa essere l’unica band – ha ammesso Stefano Verderi – Noi siamo insieme da oltre vent’anni quando non c’era altro mezzo che suonare tutti insieme: allora la rarità era il cantante solista».

Nella serata delle cover Le Vibrazioni ospitano Sophie and the Giants in “Live and let die” di Paul McCartney.

«Ricordo anche la versione dei Guns’N’Roses – ha sottolineato Sarcina – Musicalmente è molto complicata ma abbiamo una certa età e possiamo dire di essere maturi per farla: è una sfida per noi stessi perché la canzone è una vera opera e con il maestro Vessicchio a dirigerci puntavamo sul sicuro».

Dopo il successo dei Maneskin nella scorsa edizione, Le Vibrazioni portano il rock a Sanremo.

«Era inevitabile dopo i Maneskin che stanno facendo ciò che noi abbiamo sempre sognato e hanno un lungo percorso ancora da fare – ha puntualizzato il cantante – Noi abbiamo fatto cose grandi, siamo caduti e ci siamo rialzati: il rock è sempre stato il nostro credo. La vita è fatta anche di tante torte in faccia: ne abbiamo avute di mazzate; vivere di pensieri è sprecato e il r’n’r non ha età, fa rimanere vivi per fare altre cose».

“Tantissimo” sarà contenuta in un nuovo lavoro discografico che verrà pubblicato ad aprile da Artist First.

«Ad aprile uscirà un ep in vinile – ha confidato Sarcina – Potevamo fare un quadruplo album con una cinquantina di canzoni che già abbiamo ma oggi fare dodici canzoni per un album è buttarlo via: questo nuovo lavoro è un ulteriore cambiamento con cinque canzoni che ci rappresentano».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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