I ragazzi del Centro diurno “Amici” dal 1 febbraio sono senza servizio di trasporto, utenti smarriti e abbandonati, e i genitori scrivono al Dg dell’Asl Ta
Grottaglie – “Mai avremmo potuto immaginare che dal primo febbraio i nostri fragili ragazzi avrebbero perso questo importante servizio di trasporto, – scrivono i genitori caregivers dei ragazzi che frequentano il Centro diurno “Amici” della Cooperativa New Dreams, in una lettera indirizzata al Direttore generale della ASL Ta, Stefano Rossi. Il 31 gennaio scorso la Cooperativa New Dreams ci ha comunicato che il trasporto sarebbe stato affidato ad altra azienda, la Padovano Autolinee.”
“Questo accadimento vergognoso – scrivono testualmente – va a ledere la dignità di noi genitori” ma sopratutto per i nostri ragazzi disabili è motivo di agitazione e disorientamento, inutile sottolineare che negli animi di questi genitori, già provati dalle disabilità dei propri figli, è tantissima la preoccupazione perché cambiare il servizio dei trasporti che i ragazzi conoscono da sempre, può sicuramente portare dei problemi seri di adattamento, il servizio trasporti della cooperativa New Dream nasce con il Centro stesso e quindi i ragazzi sono abituati alla presenza del personale addetto allo stesso trasporto, personale che conosce molto bene le patologie e le delicate modalità di approccio necessari ed indispensabili per ogni singolo utente. Quindi sempre nella lettera datata 1 febbraio 2022 chiedono che venga ripristinato quanto prima il trasporto da e per il Centro, possibilmente affidarlo alla stessa New Dream.
Ieri una rappresentanza di genitori dei ragazzi si sono recati in viale Virgilio 31, sede della dirigenza Asl Ta, e hanno chiesto di essere ricevuti dal responsabile dell’Area Gestione del Patrimonio, il dott. Lorenzo Francesco Russo, ovviamente respinti con perdita, il dottore Russo riceve per appuntamento, quindi vista l’agitazione di questa povera gente, bontà sua, l’usciere si è degnato di chiamare l’ufficio del “prezioso” dirigente Asl Ta, dai piani alti scende un’altra “preziosa” segretaria ai quali ribadisce che possono essere ricevuti solo per appuntamento che va preso tramite mail, ai poveri caregivers non resta che andare dai Carabinieri a pochi metri dalla sede Asl Ta, per sporgere denuncia, anche qui respinti con perdita ma questa volta con fare meno “prezioso” viene consigliato loro di sporgere denuncia alla Caserma dei Carabinieri di Grottaglie.
Arrivati a Grottaglie, dopo un po’ di attesa riescono a parlare con un carabiniere il quale gli consiglia di farsi accompagnare da un avvocato per sporgere denuncia. Ovviamente per fare questo ci vuole del tempo e del denaro, intanto i poveri ragazzi insieme alle famiglie si devono arrangiare per il trasporto, non tutti sono auto muniti, molti degli utenti del Centro diurno hanno genitori impegnati con il lavoro, insomma la storia del rimpallo burocratese ha la meglio anche in questa tristissima vicenda, la quale per risolverla basterebbe un briciolo di umanità e buon senso, dopotutto questi dirigenti, funzionari e loro segretarie tutti “preziosi” per carità, li paghiamo noi contribuenti e per questo l’utenza, nel momento del bisogno, meriterebbe ascolto, un briciolo di comprensione ed elasticità. Ah dimenticavo la sottoscritta ha provato a chiamare il dottor Lorenzo Francesco Russo, per sentire la sua campana, mi risponde la solita segretaria che mi ripete il solito ritornello: “Per parlare con il dott. Russo deve mandare una mail per un appuntamento telefonico.”
Va bene! e io l’articolo quando lo scrivo? e infatti l’ho scritto come si può constatare e ai signori “preziosi” tra questi anche il Dg Stefano Rossi che di fronte alle richieste supplicanti di questi poveri caregiver che chiedevano solo di riavere la stessa cooperativa per il trasporto per i motivi su descritti, ha risposto con la sua solita aria dinoccolata che i soldi erano suoi e quindi decideva lui a chi dare l’incarico. A questa “preziosa” gente va detta solo una cosa: «Ogni tanto tornate umani nell’animo, perché quella umanità di scena non convince più nessuno, la vera umanità splende nelle piccole situazioni, nei piccoli gesti, come per esempio ascoltare gente che soffre ed è in gran difficoltà. Lo sappiamo che simili gesti non vi danno la ribalta mediatica, ma almeno, quando la sera prima di dormire, potete dirvi: oggi sono stato umano!»
Da oggi Stefano Rossi non è più Direttore Generale Asl Ta, gli subentra il dott. Vito Gregorio Colacicco, chissà se investito della questione darà la stessa cinica risposta?