IL BUONGIORNO DI PINA COLITTAPRIMO PIANOWellness

Il Buongiorno di Pina Colitta. Un sabato di Gratitudine

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Un sabato di gratitudine …Una parola per me ricca di profondo significato e di grande spessore etico, al punto che non comprendo come è possibile non averne verso chiunque faccia qualcosa per noi. Eppure spesso accade di essere circondati da persone che non danno il giusto significato a questa parola, nella concretezza delle loro azioni. Allora mi chiedo: che tipo di persone sono quelle che non mostrano gratitudine? Sicuramente persone che rappresentano un’icona della negazione
emotiva, cioè quelle che non si aprono agli altri e spesso agiscono con diffidenza o con una falsa autosufficienza (perché se ne sono convinti). Formalmente non appaiono così, ma nella realtà certamente, perché carenti di una buona autostima e sicuramente non carenti, invece, di una fragile personalità. Mi dispiace dover dire questo, ma dietro quella, diciamo così, riservatezza, ma solo apparente, si cela un profondo egoismo che, a volte, può apparire come ingratitudine e nasconde anche quel pizzico di superbia, che si evidenzia in una distanza raggelante.

E’ un vero peccato per chi agisce così perché, in realtà, non mostrare riconoscenza verso gli altri significa non riconoscere se stessi. Ci troviamo spesso di fronte a persone che mancano di manifestazioni emotive, perché in esse assenti. Queste persone, purtroppo, non possono godere di quei regali preziosi, per un essere umano, cioè gratitudine e riconoscenza. Possono essere persone oneste, rette, precisine nel loro lavoro, ma difettano proprio di quei valori, quelli più potenti per riconoscere i
propri simili, mediante la gratitudine. E tutto questo che ho appena descritto cosa è se non il modo, forse l’unico e universale, di conoscere e di unire, di creare legami? Come sarebbe bello dire, senza indugio “Io ti sono grato per quello che sei, per le tue virtù, per il tuo modo di essere; ti ringrazio per fare parte della mia vita arricchendola con la tua presenza”!

Infatti sarebbe bello, ma spesso non lo è perché in pochi, pochissimi sarebbero in grado di pronunciare queste parole.
E sapete perché spesso non accade? Voglio sperare solo perché si fa un po’ di confusione sul concetto di gratitudine. Infatti essere grati non significa essere in debito. E’ assolutamente errato pensare che il semplice fatto di ricevere qualcosa, significhi dover ringraziare subito ed essere in debito con quella persona che ha detto o fatto qualcosa per noi. Sarebbe infatti una brutta sensazione se così dovesse essere, cioè di sentirsi in obbligo verso qualcuno che ci ha fatto un favore. In tal caso non metteremo in pratica una gratitudine libera, sincera e spontanea. La gratitudine è un atteggiamento che non presuppone un obbligo, è un habitus che va oltre le nostre azioni. Si fa qualcosa per un nostro familiare, per un nostro amico,  in modo istintivo, senza averlo programmato, e non segnandolo sull’agenda nella speranza che ci restituisca il favore, prima o dopo. Lo si fa perché lo si vuole o perché si “riconosce” quella persona come parte di noi. E’ bello aver fatto qualcosa per qualcuno, liberamente e senza aspettarsi nulla in cambio, almeno nulla di concreto. Un gesto di gratitudine, deve presupporre una grande spinta emotiva che potrebbe essere definita “affettività”. A questo punto, non si tratta di farsi restituire il favore, quanto che gli altri mostrino riconoscenza. Per me questo è fondamentale in una relazione perché significa stabilire un legame con l’altro in modo da formare un’unità. Avete mai fatto caso alla parola “Namasté”? Significa infatti: io ti saluto, io ti ringrazio, ti riconosco come la divinità che, a sua volta, fa parte di me.

Io Vivo in Gratitudine

Per tutto quello che ho dato e per tutto quello che ho ricevuto
Io Vivo in Gratitudine
Per tutto quello che ho dato
e per tutto quello che ho ricevuto.
Per la bellezza nella mia vita
e per i dolori che ho conosciuto.
Per le sfide che ho affrontato
e per quanta strada ho fatto finora.
Per il mio coraggio e i miei doni
e per la saggezza che ho conquistato.
Per il viaggio e l’esperienza
e per la gentilezza lungo la via.
Per i miei sogni e i miei desideri
e per la fiducia che ho imparato.
Per la gioia e l’inspirazione,
e per lo scopo che ho appena scoperto.
Per i miracoli che verranno,
e per quello che il domani ha in serbo per me.
Per tutto l’amore che ho conosciuto
e per quello che ho ancora da dare.
Per i miei amici, per la mia casa, e per la mia famiglia
e per il tempo di trovare me stesso.
Per l’abbondanza e la semplicità
e per la grazia e l’opportunità.

Per la possibilità di fare la differenza

e per la fede di sapere che la farò.

Watkins


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