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Fondi per le bonifiche a Taranto

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L’on. Rosalba De Giorgi commenta l’accoglimento della sua proposta emendativa finalizzata alla soppressione dell’art. 21 del Ddl n. 228/2021 (“decreto Milleproroghe”)

Ha vinto il buon senso. Non posso affermare qualcosa di diverso alla luce della soppressione dell’articolo 21 del cosiddetto “decreto Milleproroghe” (Ddl n.228/2021), una norma che prevedendo lo spostamento di risorse derivanti dai fondi sequestrati alla famiglia Riva (già proprietaria dell’ex ILVA) avrebbe privilegiato, da un lato, la decarbonizzazione del siderurgico e, dall’altro, privato dei fondi necessari le operazioni di bonifica dei siti inquinati di Taranto, molte delle quali o non hanno ancora avuto inizio o risultano incomplete.

Come avevo evidenziato nel mio emendamento volto alla “cancellazione” dell’articolo 21 del D.L. Milleproroghe, l’esigenza di procedere a massicce opere di bonifica del territorio e all’adozione di misure in grado di assicurare la salute dei cittadini, la salvaguardia dell’ambiente e l’incolumità dei lavoratori della fabbrica non poteva essere ulteriormente elusa in attesa che diventi realtà il progetto finalizzato alla riconversione dell’attuale ciclo integrale dello stabilimento di Taranto secondo tecnologie ecologicamente compatibili. Un progetto la cui attuazione dipende da variabili (soprattutto di natura economica e temporale) che al momento rappresentano un problema di difficile soluzione, nonostante vi sia più di qualcuno che tende a minimizzarne la portata.

Per quanto soddisfacente, la decisione di sopprimere la norma del Milleproroghe non deve, però, essere considerata un punto di arrivo. Il lavoro da fare per garantire a Taranto e ai suoi cittadini tutela ambientale e sanitaria è ancora tanto. Riparare i danni causati per decenni da una produzione industriale inquinante e cancellare le conseguenze di scelte politiche rivelatesi infelici non sarà facile. Negarlo sarebbe un patetico esercizio di ipocrisia. L’importante è che si cominci a capire che nessuno deve impedire a Taranto e ai suoi abitanti di poter avere un presente ed un futuro migliori. Certo, resta sempre il passato con la sua pesante eredità. Resta da capire come sia stato possibile giungere a livelli di inquinamento inaccettabili. Ma, a tal proposito, desidero annunciare di aver assunto un’iniziativa di cui fra non molto darò notizia.”


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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