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Slow Trekking in Masseria Masseria Cuturi – Manduria domenica 6 marzo ore 10:00

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Evento organizzato dalla Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d’uso grottagliese

L’arrivo delle temperature più miti e la bellezza delle orchidee selvatiche sono i primi ingredienti dell’evento organizzato dalla Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d’uso grottagliese nella Masseria Cuturi di Manduria. Un’esperienza da vivere immersi nella natura del Bosco Cuturi per esplorare la ricchezza di questa isola incontaminata ai margini del litorale tarantino orientale.

Programma molto ricco che comprende la visita del vigneto della Masseria Cuturi con la descrizione della produzione, della sua storia e dell’evoluzione realizzata dall’attuale proprietà. Nel corso della giornata ci sarà una degustazione di prodotti tipici del territorio abbinati ai vini Masseria Cuturi 1881 ed il racconto della Comunità della ceramica a cura del maestro ceramista Marcello Fasano. Ritrovo nelle Masseria Cuturi alle 10:00 e, dopo l’accoglienza e la descrizione del programma, partenza per una visita nel Bosco Cuturi con guida esperta e successivo  wine-tour all’interno del vigneto per poi rientrare in Masseria e partecipare allo Slow brunch con i prodotti tipici del territorio accompagnati dai vini della Masseria Cuturi 1881. Nel pomeriggio i partecipanti continueranno l’esperienza con la visita del Frantoio, della Cantina e dell’Accademia Cuturi.

Il vigneto di Masseria Cuturi si estende per circa 40 ettari e gode del microclima del bosco secolare di Cuturi, riserva naturale protetta del litorale salentino orientale. Nel 1881 Tommaso Schiavoni Tafuri, un ricco possidente di Manduria, prosperosa cittadina della Puglia salentina, sposò la contessa Sabini, di Altamura. La nobildonna portò in dote le “barbatelle” di Primitivo (la “barbatella” è una talea di vite innestata), che furono piantate a “Cuturi“, nella fertile Conca D’Oro. Nel 2007 la Masseria non aveva più alcuna vigna ma l’attuale proprietà decise di restituirle il prestigio e la gloria del passato, con un tenace percorso di crescita. Ad oggi i terreni vitati sono 40 ettari rispetto ai 100 originari.

Il Bosco Cuturi, che si estende per oltre 35 ettari è ubicato a circa 80 metri sul livello del mare,  rientra nelle “Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale” istituite con Legge Regionale n° 24 del 23 dicembre 2002, ed estese oltre 1.000 ettari lungo la fascia costiera e nell’immediato entroterra del territorio di Manduria, in provincia di Taranto. Tale formazione boschiva rappresenta tutto ciò che resta, in agro di Manduria, delle migliaia di ettari di fitta vegetazione spontanea denominata “Foresta Oritana” o “Bosco dell’Arneo” che in passato, come risulta da documenti del XVI secolo, ricopriva gran parte del territorio compreso fra il Comune di Oria e le attuali località di Porto Cesareo, Veglie, San Pancrazio, San Donaci, Torre Borraco e che nel tempo, con disboscamenti iniziati nel ‘700 ed intensificati nel ‘900, è stata distrutta quasi totalmente. Al suo interno sono state individuate due aree di interesse archeologico: una posta sul confine est, l’altra a nord-est e precisamente tra il muro di confine e la strada

L’evento è patrocinato dalle Riserve naturali litorale tarantino orientale.

 


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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