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Ucraina. Putin avverte: “Chi imporrà la no-fly zone entrerà in guerra”

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Gli ultimi aggiornamenti provenienti dalla guerra in Ucraina non sono affatta confortanti. Da quanto si apprende dal Csirt, il Computer Security Incident Response Team dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), domenica 6 marzo potrebbero esserci attacchi cyber in Italia “ai danni di enti governativi e industriali non meglio definiti”.
Nel frattempo, Putin tuona con l’ennesima dichiarazione: “Chi imporrà no-fly zone in Ucraina entrerà in guerra. Decidere per l’invasione dell’Ucraina è stato “difficile”, la Russia ha cercato di risolvere pacificamente la tensione. Quasi l’intera infrastruttura militare dell’Ucraina è stata distrutta, l’eliminazione della difesa aerea è quasi completata. La richiesta chiave della Russia all’Ucraina è la smilitarizzazione e ci sono molte opzioni diverse per la smilitarizzazione dell’Ucraina che sono sul tavolo delle trattative con Kiev, speriamo in una reazione positiva. Devono capire che se continuano a fare ciò che stanno facendo, mettono in discussione il futuro della statualità ucraina. E se ciò accadrà, sarà interamente sulla loro coscienza. Le sanzioni contro la Russia sono come una dichiarazione di guerra ma, grazie a Dio, non si è ancora arrivati ​​a questo, e penso che i nostri cosiddetti “partner” abbiano una comprensione di ciò che questo minaccia, nonostante le loro dichiarazioni sconsiderate, sia da parte dei ministri degli esteri britannici.
Per quanto riguarda, invece, i colloqui di mediazione tra Russia e Ucraina il terzo round potrebbe aver luogo il 7 marzo. Il premier israeliano Bennett ha incontrato, nel frattempo, Putin al Cremlino dopo un viaggio segreto a Mosca. Ciò arriva poche ore dopo che la Russia ha minacciato di utilizzare i colloqui sull’accordo nucleare con l’Iran per fare pressione sugli Stati Uniti sulle sanzioni dell’Ucraina e successivamente alla richiesta di Zelensky a Bennett di mediare con la Russia.
La Croce Rossa dichiara che oggi non è stato e non verrà creato un corridoio umanitario a Mariupol e Volnovakha Secondo le ultime stime dell’ONU, oltre 1 milione e 450mila persone hanno già lasciato l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. È l’esodo più vasto per dimensioni e rapidità dalla seconda Guerra mondiale.

 


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Valentina D'Amuri

Laureata in Progettazione e Gestione Formativa nell'era digitale, consegue il Master di II livello in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale in concomitanza con il Corso Normale di Stato Maggiore della Marina Militare. Instructional Designer, collabora alla produzione di diversi progetti in ambito civile e militare."Non chi comincia ma quel che persevera"

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