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Giochi del Mediterraneo: Semeraro, talento tarantino dell’atletica: “Non perdiamo altro tempo”

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Taranto è un condensato di storia che si intreccia con il mare e si dipana nella Città Vecchia, tra palazzi nobiliari e scrigni sotterranei. È chiamata “la città dei due mari”, Mar Grande e Mar Piccolo, con una posizione strategica che l’ha resa protagonista di importanti vicende storiche. Le testimonianze più preziose del suo passato sono custodite nel Museo Nazionale Archeologico di Taranto (MArTA), con l’immensa raccolta di reperti, tra cui i famosi “Ori”. Ma Taranto ha bisogno anche di tant’altro.

La partecipazione ai Giochi del Mediterraneo 2026 nasce da una voglia di rinascita e di riscatto di una terra meravigliosa che è stata per troppo tempo penalizzata da scelte industriali che ne hanno offuscato la bellezza e le potenzialità in termini attrattivi, turistici, sportivi e di marketing territoriale.

Sull’importanza dei giochi del Mediterraneo per la città, il candidato al consiglio comunale Giulio Leone, che si presenta nella lista congiunta PRI-PSI, ha  sentito un giovane atleta tarantino di fama nazionale, il 21enne Luca Semeraro.

“Pratico atletica leggera da ben 13 anni. Ovviamente la mia passione è lo sport, – ci racconta – non a caso sono un’atleta agonista di livello nazionale. Dopo aver frequentato il liceo scientifico sportivo all’Istituto tecnico industriale Righi di Taranto, da quasi tre anni mi sono trasferito a Foggia per gli allenamenti e per la prosecuzione dei miei studi. Vorrei laurearmi quanto prima possibile in Scienze delle attività motorie e sportive (ex Isef)”.

“Si può ben comprendere che lo sport è stato molto importante per il mio percorso di crescita”, aggiunge il giovane atleta.

Ma la realtà è che, come tanti altri ragazzi, per approfondire gli studi e continuare gli allenamenti è dovuto emigrare. “Questo – spiega – perché a Taranto non vi sono molte strutture sportive idonee”.

“Non nascondo che il mio obiettivo è partecipare ai Giochi del Mediterraneo che si terranno proprio a Taranto nel 2026 – continua – Perciò, quale migliore occasione di questa per rinnovare l’intera città sotto ogni punto di vista non solo sportivo ma anche culturale turistico e soprattutto lavorativo? Sono convinto, infatti, che l’appuntamento costituirà opportunità  per molti sbocchi occupazionali”.

”Questa kermesse sportiva potrà essere la nostra fortuna: è quello che mi auguro e che si augurano molti miei concittadini” – dice Semeraro, il quale ha una seria preoccupazione e cioè che Taranto possa non essere all’altezza dell’importanza dell’evento. “Attualmente di concreto c’è molto poco”, secondo lui. E conclude: “Ci sono stati importanti stanziamenti per ristrutturare impianti che si utilizzeranno per i Giochi, come, appunto, la pista d’atletica alla Salinella e l’ampliamento delle strutture sportive a Tramontone.  I lavori sono stati avviati ma purtroppo devo constatare che vanno molto a rilento costringendo molte società soprattutto nel mondo dell’atletica leggera ad emigrare fuori città o addirittura allenarsi in mezzo alla strada. E questo non deve più accadere. Spero perciò che quanto iniziato venga ultimato al più presto dagli enti preposti e che ci sia un fiorire di nuovi impianti perché i nostri talenti non vadano più dispersi”.

Giulio Leone concorda con tale intento, dichiarando che ne farà il suo cavallo di battaglia in questa campagna elettorale.

 

 

 


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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