Strategia intelligente per il futuro, un documento fondamentale per rendere la Puglia una regione innovativa
Approvato oggi dalla Giunta regionale il documento della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) denominata SmartPuglia2030, lo strumento che, dal 2014, Regioni e Stati membri adottano in attuazione delle proprie politiche di innovazione, per individuare obiettivi, priorità e azioni al fine di massimizzare gli effetti della ricerca e dell’innovazione sul territorio, indirizzando le risorse verso specifici ambiti di specializzazione. Il documento descrive i principali elementi della Strategia regionale su ricerca e innovazione per il ciclo di programmazione 2021-2027 dei Fondi europei e definisce una nuova articolazione delle filiere regionali dell’innovazione (Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo e dell’ambiente e Comunità digitali, creative e inclusive) approfondendo per ciascuna di esse i punti di forza e di debolezza, le opportunità di sviluppo e le leve politiche a sostegno della competitività e dell’innovazione. Nel 2014 la Regione Puglia ha approvato la sua prima strategia di specializzazione intelligente, denominata SmartPuglia2020, che si è proposta quale indicazione di processo verso cui tendere le propensioni di innovazione del Sistema Puglia, valorizzando le eccellenze e accompagnando tutte le specializzazioni produttive, presenti a quel tempo e future, verso logiche di eccellenza.
“In previsione dell’avvio della programmazione 2021-2027, in coerenza con le priorità definite dalla Commissione europea – ha dichiarato il presidente della Regione – la Regione Puglia, in collaborazione con l’Agenzia strategica per la Tecnologia e l’innovazione, ARTI Puglia, ha avviato il percorso di aggiornamento della SmartPuglia 2020 tenendo conto dei risultati del precedente settennato, dell’evoluzione della tecnologia, dei sistemi produttivi, dell’ecosistema regionale della ricerca, ma anche del mutato contesto e delle trasformazioni economiche e sociali. La nuova S3 nasce da un intenso percorso di ascolto, consultazione e coinvolgimento e di scoperta delle specifiche vocazioni imprenditoriali che si è svolto attraverso fasi successive, a partire dagli inizi del 2021, e ha visto la partecipazione proattiva di tutti gli attori dell’ecosistema regionale dell’innovazione, i Dipartimenti, le Agenzie, il partenariato economico sociale, le università, i distretti tecnologici e, attraverso la piattaforma Puglia partecipa, anche i cittadini e le cittadine. Un documento dinamico che offre una visione per rispondere alle sfide future”.
La S3 si configura come una strategia trasversale ai fondi strutturali e agli strumenti di programmazione regionali, un insieme integrato di strumenti ed azioni in grado anche di rafforzare la capacità del sistema regionale di attrarre risorse dai programmi nazionali ed europei a sostegno della ricerca e innovazione. Sul fronte delle sfide sociali, il documento punta su tre temi la cui rilevanza è stata accresciuta dall’impatto della recente pandemia: il cambiamento demografico, con gli squilibri territoriali che provoca e il grande tema dell’invecchiamento della popolazione; l’occupazione dei giovani e delle donne e più in generale la loro valorizzazione; la qualità della vita, la sicurezza e la salute.
“Le sfide sociali di fronte alle quali ci troviamo – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico – necessitano di una strategia che deve puntare su 4 driver del cambiamento individuati all’interno della S3: la sostenibilità ambientale e l’economia circolare; le tecnologie dell’informazione per l’industria e la società; le scienze della vita e le tecnologie per la salute; la crescita blu. L’economia circolare è una sfida che attraversa tutte le fasi del processo di produzione di beni e del relativo utilizzo da parte dei consumatori e che, se opportunamente colta e accompagnata, può generare inedite opportunità per l’innovazione e la competitività di numerosi settori industriali. Così come la transizione digitale che se applicata alla salute e alle scienze della vita rappresenta un fattore strategico per la definizione di sistemi sanitari più sostenibili e resilienti, basati sulla prevenzione e la predizione delle patologie, la personalizzazione delle cure e la messa in atto di idonee azioni per garantire la partecipazione attiva e il benessere dei cittadini lungo l’intero arco di vita. Infine – conclude l’assessore allo Sviluppo economico – la “crescita blu”, una strategia che integra in una visione comune e con un approccio di sostenibilità le diverse attività legate al mare e che rappresenta per la nostra regione una opportunità per valorizzare il capitale naturale e innovare profondamente settori di attività economica (dalla pesca alla cantieristica, al turismo e a diversi altri) che, pur avendo un ruolo rilevante nell’economia regionale, esprimono ampi ambiti di miglioramento in termini di qualità dei prodotti ed efficienza dei servizi”.
“Sulla già complessa sfida della transizione verde e digitale – ha dichiarato l’assessore al Bilancio – si sono addensati nuovi rischi e minacce che abbiamo il dovere di considerare, moltiplicando gli sforzi per irrobustire il sistema Puglia attraverso la crescita dimensionale delle imprese, una relazione più feconda tra ricerca e industria, maggiore attrattività per i giovani talenti, il superamento del divario digitale in ogni settore: a questo serve un documento, quello sulla ‘S3’, con cui orientiamo e puntiamo a incrementare l’impatto positivo dei fondi di sviluppo e investimento europei del nuovo ciclo di programmazione 2021-2027”.