“Mariolino va per mare” di Manuela Barbaro e Mimmo Laghezza domani sera a Carosino per “Il Maggio dei libri carosinese 2022”
Domani sera, venerdì 20 maggio, appuntamento alle 19:00 con “Mariolino va per mare” un racconto di 160 pagine, edito da Ass. Multimage, 2021, per la Collana “Isolachecè” per ‘Il maggio di libri carosinese 2022’, piccola rassegna letteraria a cura dell’Amministrazione comunale e dell’Assessore allo Spettacolo, eventi, tradizioni e turismo, Davide Roselli
Si tratta di un bellissimo racconto per ragazzi, ma anche per adulti, scritto a “4mani” da Manuela Barbaro e Mimmo Laghezza, opera letteraria molto curata nel lessico e nella grafica, con bellissime illustrazioni realizzate dalla stessa Manuela Barbaro che raccontano la Taranto quella del mare, la Taranto dalla bellezza mozzafiato, seppur toccando temi molto importanti visti con gli occhi di “Sparetidde” come nonno Antonio chiama Mariolino.
L’appuntamento con i giovani e i loro genitori si svolgerà nel Giardino Biblioteca comunale ‘Licia Cavallo’(in via Occhinegro) e la conduzione della serata sarà affidata alla giornalista Lilli D’Amicis, direttore della testata giornalistica www.oraquadra.info.
La serata avrà momenti musicali a cura di Lucia Spinosa, sarà presente il Sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi che con la loro partecipazione intendono esprimere quel senso di cittadinanza attiva, aderendo quindi con entusiasmo alle attività sociali e culturali che si svolgono sul proprio territorio comunale.
Il racconto – come già scritto è molto apprezzato anche dagli adulti, è particolarmente indicato per bambini e ragazzi anche in età adolescenziale – tratta tematiche sociali di stringente attualità come l’inclusione, il bullismo e il rispetto della Natura; è ambientato nella città vecchia di Taranto e rappresenta un atto di amore per la propria terra, esaltandone potenzialità e bellezze senza omettere le criticità del territorio.
Attorno a quest’amore viscerale ma sensato, altri tipi di amore: per la natura, per la vita che si ‘apre’ agli occhi dei protagonisti-bambini in tutta la sua contraddizione: l’avversione e addirittura l’odio verso la diversità. Poco importa se legata al colore della pelle, ai capelli acconciati a treccine o ad una povertà che lascia scampo solo a rudezza e aggressività.