Taranto, via Lago di Pergusa: discarica con videocamera. Il Sindaco lo sa?

TARANTO – Siamo alle porte di Taranto 2, su via Lago di Pergusa, una strada che porta a Talsano e si collega con la SP 104 detta della Salina Grande. Dove Via Lago

di Pergusa incrocia la Strada Vicinale Rapillo San Francesco, essa offre uno spettacolo vergognoso: un accumulo di rifiuti anche belli grossi e ingombranti, nonostante un esplicito cartello che intima il divieto di abbandono di rifiuti e, addirittura, una videocamera installata – ma forse non funzionante o sabotata, a giudicare dallo stato del luogo.
Innserendo le seguenti coordinate in Google Maps si può notare come già dal 2015 (anno della foto Google) questa discarica selvaggia sia vivacemente attiva.
40°25’31.5″N 17°16’03.2″E
40.425421, 17.267564
Ci chiediamo se i cittadini onesti e rispettosi dell’ambiente, che pagano l’IMU, la TARI e tutto il resto delle tasse comunali, gradiscano questo scenario e si pongano

la questione sulla reale efficacia delle misure prese dal Comune di Taranto per contrastare questo tipo di crimini contro l’ambiente, e nello specifico il caso che stiamo sollevando oggi.
Ci chiediamo anche quale profonda ignoranza e sprezzo della cosa comune spinga i cittadini disonesti ad abbandonare i rifiuti nel modo così documentato dalle foto e dai video che vi proponiamo.
Inoltre, c’è da riflettere su un fatto: Taranto non è amministrata in modo equilibrato dall’Amministrazione pubblica. In Città Vecchia e al Borgo, giusto per citare un esempio, ci sono cassonetti elettronici con tanto di card che consente vantaggi a chi li usa; nel quartiere Salinella, invece, ecco a bordo strada ancora i vecchi cassonetti in plastica nei quali si può conferire “a piacere”. Al centro la città è tenuta pulita, ordinata, curata nei dettagli con le aiuole ben coltivate; in periferia la gramigna la fa da padrone e spesso arbusti secchi e asportati non vengono sostituiti con nuove piantumazioni.
Eppure gli abitanti delle periferie non hanno sconti, la pressione fiscale municipale è uguale per tutti… che sia questo uno dei motivi che “autorizzi” le persone ad approfittare delle periferie per abbandonare la propria immondizia? La mancanza di cura e di controllo da parte della collettività? E la mancanza di cura legittimerebbe l’incremento dei reati contro l’ambiente, oltre a incoraggiarli?
Un’ultima riflessione, amara e forse un po’ inutile: cari cittadini tutti, finché non riuscirete ad amare voi stessi, non amerete la città in cui vivete, ed essa continuerà ad essere lo specchio del vostro mondo interiore e del vostro modo di pensare e di agire. Non ci vuole poi così molto: si può cominciare anche da un semplice gesto come smettere di abbandonare i rifiuti agli angoli delle strade. Fatevi un regalo: chiamate il servizio gratuito Rifiuti ingombranti.

