Ex ILva, Spera (UGL): “DRI (Direct Reduced Iron) progetto interessante ma servono subito certezze”
“L’idea del presidente di Acciaierie D’Italia, Franco Bernabè, cioè andare avanti con il progetto decennale DRI, che inizierà quest’anno con l’ottimizzazione della sostenibilità ambientale dell’area a caldo, è interessante e importante, ma è un programma a lungo termine, noi abbiamo bisogno di certezze nell’immediato”.
Lo ha dichiarato il segretario nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, nel corso del tavolo al MiSE sull’Ex Ilva, al quale erano presenti per la Segreteria Provinciale di Taranto, il segretario Domenico Gigante e la RSU Alessandro Dipino.
“Ancora una volta vengono firmati accordi tra InvItalia e ArcelorMittal, precisando che sono trascorsi due anni di proroga lasciando al comando ArcelorMittal con il 60% del pacchetto azionario e, ancora una volta, senza la partecipazione delle organizzazioni sindacali”.
“La richiesta da parte dell’azienda di accedere al credito per alzare i volumi produttivi non è risolutiva per il rientro dei lavoratori dalla cassa integrazione, anche perché l’azienda aveva già dichiarato la produzione per il 2022 a 5,7 milioni di tonnellate. Non è possibile porre oggi il problema”.
“È infine grave che neanche dall’incontro di oggi, abbiamo avuto alcuna risposta per i 1600 lavoratori Ilva in AS, i quali, continuiamo a ribadire, sono parte integrante degli accordi e vanno salvaguardati”, conclude Spera.
Il governo, rappresentato dai ministri Giorgetti e Orlando, ha dichiarato che entro la sosta estiva sarà convocato un ulteriore tavolo per verificare la possibilità di un finanziamento finalizzato a date “respiro” ad Acciaierie d’Italia e provvedere così all’acquisto delle materie prime necessarie all’innalzamento della produzione e verificare la fattibilità, da parte del Ministero del Lavoro, a concedere la Cassa Integrazione Straordinaria, previa verifica con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro.