APERTAMENTE preso dal web di Ciro Lenti: “La sacralità della sofferenza e il rispetto per chi soffre”
Mio nonno materno iniziò come ciabattino, mio nonno paterno era ortolano, gente semplice che non era arrivata nemmeno alla quinta elementare, ma che trasmisero ai miei genitori, e loro a noi figli, come tutti i genitori grottagliesi, un sentimento fondamentale: la sacralità della sofferenza e dunque il rispetto per chi soffre. Quando ero piccolino chiesi a mio nonno di portarmi con lui a un funerale, e lui mi disse “però ti devi mettere i pantaloni lunghi”, “nonno”, dissi io “ma fa caldo”, “anche se fa caldo per rispetto devi metterti i pantaloni lunghi” e io “ma il morto se è morto mica vede che porto i pantaloncini corti!” e lui mi disse “il rispetto è per i parenti che stanno soffrendo”.
Ecco, il vero grottagliese quando entra in una famiglia dove c’è sofferenza si toglie il cappello ed entra a capo chino. E invece al Consiglio Comunale oggi ho visto l’esatto opposto. C’erano decine e decine di famiglie che vivono una tragedia per un’IMU assurda che li sta mandando alla rovina, non dormono la notte per questo motivo, hanno avuto pignorata casa, stipendio, eppure, mentre i Consiglieri che hanno presentato la mozione parlavano delle enormi difficoltà dei proprietari dei terreni, il Sindaco era a capo chino a sfogliare chissà quali fogli, tra l’altro in modo così rapido che era evidente che non stesse leggendo nulla ma che era solo un modo per dire “non mi importa nulla di quello che dite!”, e come se non bastasse a un certo punto ha preso a parlare al cellulare e poi è uscito per qualche secondo senza nemmeno chiedere scusa. E intanto un Consigliere di maggioranza passava tutto il tempo a giocare con il suo tablet. La gente al mio fianco era indignata, si sentiva offesa, umiliata da questo atteggiamento, parlo di gente che non era andata al lavoro per essere lì questa mattina, sperando potesse finalmente vedere la luce in fondo alle tenebre più fitte.
Ecco, questo un vero grottagliese non lo avrebbe mai fatto, non avrebbe mai mancato di rispetto verso chi soffre, un vero grottagliese, così ci hanno insegnato i nostri genitori, di fronte alla sofferenza si leva il cappello e abbassa il capo, e quando c’è il rispetto tutto il resto viene di conseguenza.
E allora ecco perché non si risolve la questione dei Comparti C, perché chi dovrebbe risolverlo mostra di mancare dei fondamentali della sensibilità e dell’empatia verso chi soffre, in altre parole di senso di umanità, riducendo il tutto a schermaglie politiche, come se di fronte avesse dei burattini e non delle persone in carne e ossa che soffrono a causa dei suoi giochini di potere.
Per il resto avrò modo di parlare più in là dell’ennesima vergogna istituzionale che è stato il rigetto della mozione, verso cui ogni parola di sdegno è troppo poco.