Agricoltura

Arif e Consorzi di Bonifica rischio vere siccità del mondo agricolo

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Taranto. La siccità sta creando non pochi disagi e danni alle aziende agricole delle province di Taranto e Brindisi ed in particolare della zona occidentale della provincia di Taranto.

Nei giorni scorsi il problema è stato portato alla attenzione delle istituzioni dalla Cia Agricoltori Italiani Due Mari (Taranto-Brindisi).

Il presidente provinciale Piero De Padova e il direttore provinciale Vito Rubino hanno inviato una nota a Donato Pentassuglia, assessore regionale all’agricoltura della Regione Puglia, a Francesco Ferraro, direttore generale di ARIF, e ad Alfredo Borzillo, commissario unico dei consorzi di bonifica, chiedendo un incontro urgente per affrontare la questione.

Nella missiva Cia Agricoltori Italiani Due Mari segnala «che nella zona di Castellaneta (TA), in contrada Borgo Perrone, alcuni pozzi gestiti dall’Arif, a causa della persistente siccità, rischiano una contrazione della portata».

«Ormai a livello nazionale e mondiale, gli orientamenti di scienziati ed esperti del settore sono quelli di preservare la falda acquifera sotterranea di ridurre l’utilizzo dei pozzi (anche a causa dell’aumento della salinità) e laddove possibile utilizzare le acque depurate o le acque provenienti dagli invasi – spiegano De Padova e Rubino nella nota – Nella zona occidentale della provincia di Taranto nonostante vi sia questo tipo di alternativa, si continua a preferire il prelevamento dell’acqua dal sottosuolo, anziché quella proveniente dalle dighe. Quest’ultima, così come riportato dalle analisi chimico fisiche, risulta essere, tra l’altro, di livello qualitativo di gran lunga superiore all’acqua emunta dai pozzi».

È dal 2020 che la Cia sta sollecitando il riutilizzo dell’acqua proveniente dagli invasi lasciando i pozzi solo ed esclusivamente per una fase emergenziale.

«Inutile elencare ed evidenziare tutte le difficoltà incontrate per giungere a tale soluzione trattandosi di due enti presenti nello stesso comprensorio, entrambi poco disposti a cedere “sovranità territoriale” nei confronti dell’altro»,  si legge ancora nella nota.

La Cia Due Mari porta, ad esempio, la riattivazione del collegamento per attingere dal Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, tramite il canale adduttore, all’altezza della presa X (acqua proveniente dalla diga di San Giuliano), avvenuta nel 2021 all’incrocio tra la S.P. 13 e la S.P. 11 in agro di Castellaneta (TA).

«Si evidenzia che, sin dagli anni sessanta tale attingimento era attivo e tramite una apposita condotta denominata “canaletta dei pini” trasferiva l’acqua dal canale adduttore del Consorzio di Bonifica, all’altezza della presa X, alle zone di Borgo Perrone, Enaoli e Frisini, dopodiché la vetustà degli impianti (canalette a cielo aperto), l’assenza di manutenzione e le varie crisi idriche hanno lasciato il posto all’utilizzo dei pozzi».

Poiché il comprensorio descritto è uno di quelli ad altissima specializzazione produttiva (vigneti da tavola, melograni, mandorleti, ortaggi, oliveti, ecc…..) e ad alta incidenza di impiego di manodopera, investimenti per migliorare la fornitura della risorsa idrica consentirebbero di disporre per tutto l’anno di acqua.

«Infatti, si potrebbe invasare e miscelare sia l’acqua proveniente dalle dighe di San Giuliano e di Monte Cotugno, che l’acqua proveniente dal fiume Tara, tramite la condotta Paoloni ed in caso di necessità quella dei pozzi esistenti nell’area e per caduta fornire acqua a pressione su tutto il comprensorio (determinando un notevole risparmio di carburante ed energia elettrica per le imprese agricole) – è evidenziato nella nota – Per sperimentare tale opportunità ed attivare il collegamento, nel 2021 fu sottoscritta una convenzione a titolo oneroso tra Arif e Consorzio di Bonifica Stornara  e Tara. A distanza di un anno, riteniamo che la convenzione sottoscritta si basa su parametri economicamente non vantaggiosi, tanto da generare indirettamente danni in capo agli agricoltori derivanti dalla difficile applicazione della convenzione. Infatti, nonostante siamo giunti ai primi di luglio al momento il prelievo di acqua non è stato ancora attivato».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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