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ARPAL, FDI: ben svegliata maggioranza, dopo 3 anni ci date ragione …

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ma non serve una legge regionale, Emiliano e la sua Giunta può revocare Cassano quando vuole

“Ben svegliata maggioranza o sarebbe meglio dire una parte della maggioranza visto che oggi in aula è andata in scena una spaccatura davvero imbarazzante, specie sul finale, sulla Pdl per cambiare i vertici dell’ARPAL. Anzi per dirla fuori dal politichese: per far fuori Massimo Cassano.

“Oggi alcuni consiglieri di centrosinistra si svegliano da un lungo sonno durato tre anni e si accorgono che tutto quanto abbiamo politicamente, ma soprattutto nel merito, denunciato era VERO. Oggi ci viene detto che avevamo ragione quando abbiamo, fin dall’inizio, sostenuto che Cassano non poteva ricoprire il ruolo non solo di direttore, ma addirittura di commissario dell’Arpal, l’agenzia che dovrebbe tutelare e promuovere il lavoro di tutti. Ma i promotori della legge hanno avuto bisogno di un’inchiesta giornalistica per accorgersene. Ma sarebbe bastato, tre anni, fa leggere le carte e evitare a monte la nomina prima a commissario e poi a direttore generale. Sarebbe bastato leggere anche solo la legge istitutiva dell’importante agenzia per capire che non era prevista la figura di un commissario… ma la maggioranza dormiva all’epoca con l’avvallo del presidente Emiliano e dell’assessore al Lavoro, Leo. E in parte dorme ancora oggi, visto che l’assessore Leo, eletto nella lista Popolari di Cassano, ha chiesto e ottenuto un rinvio… per ‘un ulteriore approfondimento’!

“Noi di Fratelli d’Italia siamo gli unici che in questi tre anni abbiamo avuto sempre una posizione coerente e di merito: quella di Cassano a commissario era una nomina illegittima ma la maggioranza della passata legislatura non solo l’ha fatta, ma anche prorogato due mesi prima delle elezioni regionali 2020, è evidente che il movimento politico che vede come leader Cassano faceva comodo per vincere le Regionali. Come Fratelli d’Italia abbiamo sempre puntualmente denunciato tutto, in aula e fuori dall’aula: anche davanti alla sede della Presidenza della Regione Puglia. Abbiamo lanciato un grido di allarme FORTE: in Puglia si stava utilizzando il LAVORO per fare campagna elettorale (e i fatti di Lecce che oggi leggiamo sui giornali ne sono la prova).

“Ma questa maggioranza ha continuato a dormire anche quando il suo curriculum era quello con meno titoli rispetto a tutti i candidati che avevano inviato la propria disponibilità a concorrere al posto di direttore generale dell’Arpal, eppure avevamo avuto l’accortezza di inviare tutti i curricula sulle poste elettroniche di tutti i consiglieri regionali… in inutilmente. Ma l’allora capo dipartimento Laforgia avocò tutto a sé e nella terna dei ‘migliori’ fu scelto Cassano. Ma è evidente che se due assessori della giunta (Stea e Leo) e altri 3 consiglieri sono stati eletti nella lista di Cassano era proprio difficile che questa maggioranza si svegliasse.

“E ora si impegnano sedute di Commissione e Consiglio regionali per una proposta di legge della maggioranza che serve ‘a cacciare a Cassano’. E c’è bisogno di una Pdl? Loro sono consiglieri di maggioranza che sostengono la giunta Emiliano, dicano al presidente di revocare la nomina per le ragioni che hanno enunciato in aula questo pomeriggio. Bastano pochi minuti, non un’altra legge regionale! Emiliano e la sua Giunta possono revocare il DG Cassano quando vogliono… se solo lo volessero!”

Gruppo consiliare Regione Puglia: Giannicola De Leonardis, Renato Perrini, Luigi Caroli e Ignazio Zurlo

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Redazione Oraquadra

La redazione.

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