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Dario Iaia: Ospedale di Manduria, si intervenga subito prima che sia troppo tardi

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Mentre in tanti sono al mare e, giustamente, si godono qualche giorno di vacanza, in queste ore si consuma l’ennesimo sfregio nei confronti dell’Ospedale “Giannuzzi” di Manduria.
In continuazione, mi giungono veri e propri appelli – disperati – da parte di operatori sanitari di Manduria, i quali mi chiedono di intervenire per difendere questo fondamentale presidio di sanità, oggi sotto attacco più che mai.
Taluni sindacati sono arrivati a chiederne la chiusura (credo per provocazione), altri il ridimensionamento con lo stop ad alcuni reparti essenziali (Pronto Soccorso, Nefrologia, Rianimazione).
Deve essere chiaro che queste ipotesi non esistono e non consentiremo MAI che ciò avvenga.
La situazione che si sta vivendo è davvero kafkiana: solo due anni addietro, quando Manduria divenne Ospedale “Covid”, tante promesse furono fatte da parte dell’Assessore Regionale alla Sanità e dalla dirigenza Asl dell’epoca, fu prospettata addirittura la possibilità che Manduria sarebbe potuto diventare Ospedale di “1° Livello”. Il che, a dire il vero,  sarebbe il minimo sindacale vista il bacino di utenza e la presenza della Rianimazione.
Nulla di tutto questo si è verificato ed oggi la situazione è addirittura precipitata.
Mai come ora, è essenziale una seria presa di posizione da parte del territorio e da parte di tutte le forze politiche, senza alcuna distinzione, in quanto occorrono risposte concrete ed immediate rispetto alle tantissime  problematiche che, quotidianamente, si stanno prospettando ed al futuro del nosocomio manduriano.
Per questa ragione, nei prossimi giorni, chiederemo, ulteriore, urgentissimo, incontro, assieme al consigliere regionale e vice Presidente della Commissione Regionale Sanità Renato Perrini, al Direttore Generale Colacicco per affrontare nuovamente la questione e, soprattutto, per individuare delle soluzioni rapide e concrete (attendiamo ancora la fine dei lavori di adeguamento del reparto di rianimazione che sarebbero dovuti terminare entro dicembre dello scorso anno).
Su una cosa intendo essere molto chiaro: noi non accetteremo MAI che il nostro territorio venga spogliato anche di questo essenziale presidio di salute e nessuno pensi di nascondersi dietro la scusa della carenza di medici.
Tutto ciò è inaccettabile e, pretendiamo che, così come i problemi vengono risolti in altre zone della Puglia, lo devono essere anche qui da noi, facendo presente che siamo pronti a fare le barricate perché ciò avvenga.
Ricordo che è soltanto di qualche giorno addietro la notizia dell’uomo salvato dai sanitari di Manduria e vivo solo grazie al loro intervento ed alla professionalità dei colleghi del “Fazzi” di Lecce.
Noi non abbiamo l’anello al naso ed a tutto c’è un limite.
Dario IAIA 
Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia Taranto

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Redazione Oraquadra

La redazione.

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