Carenza Medici, Zullo (FdI): Palese non lanci sfide, ma soprattutto si ricordi che non è assessore al Bilancio ma alla Sanità
E in Sanità si tagliano gli sprechi non si risparmia sulla pelle dei pugliesi

“È evidente che vi è un’oggettiva e reale carenza di medici in Puglia, per questo non mi permetterei mai di strumentalizzare una simile difficoltà, ma queste non si superano lanciando sfide sapendo di averle vinte in partenza per tacitare la propria coscienza e dare l’idea di chi ha fatto fino in fondo il proprio dovere.
“Il riferimento è chiaramente all’assessore alla Sanità, Rocco Palese, che invitiamo a non lanciare sfide, perché non è cos? che assolve ai propri compiti: è, invece, il momento di concertare con il mondo delle professioni sanitarie nuovi modelli organizzativi intra ed extra-ospedalieri ricercando nelle pieghe dei contratti e delle convenzioni tutti gli istituti contrattuali che possano permette agli operatori sanitari di andare oltre il normale orario, contrattualmente previsto, ovviamente remunerando il maggior impegno lavorativo richiesto. Infatti, tante possibilità sono previste nella convenzione dei medici di medicina generale e nei contratti degli operatori sanitari dipendenti dalle Aziende, dalle ore che si possono svolgere in attività libero-professionale, ai progetti obbiettivo. Per altro progetti obiettivi e libera professione a richiesta e per conto delle aziende sanitarie sono previste anche per il personale dipendente.
“La Regione, quindi, deve aprire i cordoni della borsa perché sono attività professionali extra che vanno remunerate a parte rispetto allo stipendio base. Né può sfuggire la grande potenzialità offerta dai soggetti accreditati, parte integrante e collaborativa del sistema, ma vanno rivisti al rialzo i budget che invece sono annualmente compressi.
“Invece, mi sembra di ritrovare nel Palese di oggi alla Sanità, lo stesso Palese di ieri al Bilancio: un’unica visione, quella del risparmio. E in sanità è sbagliato, perché non si può e non si deve fermare l’investimento in nome del risparmio ma si deve investire fermando gli sprechi e le clientele. E l’investimento è prima di tutto sulle risorse umane. Sono poche e non implementabili? È vero! Ma non mortifichiamole, investiamo con loro ricercando modelli organizzativi e innovativi supportati dal giusto riconoscimento economico per un interesse maggiore: non privare i pugliesi dell’assistenza pubblica a carico del Servizio Sanitario Regionale.”

Consigliere regionale di Fratelli d’Italia