Pietro Perrino* su Turismo e Professioni: un po’ di chiarezza
Come ogni anno, con l’avvicinarsi della fine dell’estate, anche nella città di Grottaglie si fa un bilancio dei risultati della stagione turistica, evidenziando ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato.
Sebbene i recenti dibattiti in merito siano serviti come spunto, l’argomento di questo breve contributo non vuole tuttavia addentrarsi in quello che è un tema ampio e che coinvolge una pluralità di attori bensì si prefigge di trattare brevemente un aspetto specifico che merita attenzione e soprattutto un chiarimento.
A causa della pandemia globale il settore turistico, come altri settori, ha attraversato un periodo di profonda crisi e soltanto da poco ha iniziato in linea generale un lento recupero seppur con le dovute differenze a seconda dei luoghi. Con le definitive riaperture, negli operatori turistici si è accesa la speranza di poter gradualmente ritornare a svolgere il proprio lavoro, frutto di competenze e abilità acquisite negli anni attraverso un’adeguata formazione e un’esperienza pratica pluriennale.
Il ritorno alla “normalità” ha tuttavia portato con sé non solo le luci ma anche le ombre del settore turistico e, tra i più diffusi, v’è senz’altro l’abusivismo nell’ambito delle visite guidate.
Quello del turismo, oltre ad essere un settore accademico e scientifico, è infatti nel suo lato pratico un settore economico che comprende una pluralità di professioni e, in particolare per quanto riguarda le attività di visita guidata, esistono figure competenti ben definite, disciplinate da leggi regionali e nazionali, riunite in enti e associazioni di categoria (agenzie viaggi, guide turistiche, accompagnatori turistici, guide alpine, guide ambientali ecc.).
Nonostante la legislazione in materia di guide turistiche sia chiara (per chi voglia approfondire: https://www.confguidenazionale.it/wp-content/uploads/2021/08/LEGGE_97_2013.pdf ) accade spesso che nelle località di interesse turistico il fenomeno degli abusivi (persone cioè che svolgono tutt’altra professione e sono dunque sprovviste di abilitazioni e patentini), sia molto diffuso provocando di conseguenza un drastico calo di qualità nel servizio offerto al turista.
Uno dei punti più importanti da comprendere è che guidare il turista alla scoperta di un luogo non è semplicemente raccontare aneddoti frutto di ricordi personali ma presentare un territorio sotto le sue diverse sfaccettature ricorrendo ad un linguaggio adeguato ed una comunicazione ben precisa. È infatti fondamentale evitare di trasmettere falsità a chi viene a visitare un luogo ricorrendo a ricostruzioni romanzate o folcloristiche.
Svolgere una visita guidata è per il professionista sì una passione ma, soprattutto, un lavoro che non può in alcun modo essere sottratto da chi non ha né le giuste competenze né i necessari requisiti a norma di legge. Sebbene molti professionisti lavorino attraverso enti, agenzie e tour operator, altrettante guide turistiche lavorano invece singolarmente con partita IVA, il che vuol dire che per queste ultime le visite guidate sono la sola ed unica fonte di lavoro. Perché dunque oltraggiare in questo modo una professione?
Per non allontanarci troppo da Grottaglie, si può prendere come esempio virtuoso la città di Matera (che sappiamo avere un impatto turistico decisamente diverso da quello della Città delle Ceramiche) che proprio lo scorso luglio ha emanato un’ordinanza volta a combattere l’abusivismo sia come rispetto per la professione sia per presentare al turista il territorio e la sua storia nel modo più vero e competente possibile.
In questa sede si vuole ricordare che l’esercizio abusivo della professione è soggetto a sanzioni che spesso, a seconda dei casi, possono raggiungere cifre importanti.
In definitiva, se davvero c’è la volontà di rendere Grottaglie un luogo di interesse turistico a tutti gli effetti è necessario partire per gradi mettendo in chiaro un punto fondamentale ed imprescindibile cioè la cooperazione leale tra tutti gli attori coinvolti. Parlando in maniera più concreta, l’auspicio è che gli operatori coinvolti in diverso modo nel settore come strutture ricettive e attività di ristorazione si informino sulle professionalità turistiche informando, a loro volta, i clienti nel caso dovessero ricevere una richiesta specifica (ad. es. una visita guidata sul patrimonio storico-artistico, un’escursione in luoghi naturalistici ecc.). Enti come gli info-point turistici, le Pro Loco e le Associazioni di promozione turistica sono sempre a disposizione per rispondere a qualsiasi dubbio.
Nonostante le difficoltà che bisogna superare al più presto, anche Grottaglie dispone di professionisti che hanno deciso di restare nella propria città natale per cercare di dare un piccolo contributo in materia di valorizzazione del territorio.
Sicuramente c’è ancora tanto da fare, si può tuttavia iniziare dal prendere consapevolezza che ognuno può dare il suo contributo relativamente a ciò che realmente gli compete.
Non si potrà mai crescere, non solo in termini turistici ma – soprattutto! – culturalmente e civilmente, se non si fa quel passo decisivo che è il rispetto delle professioni.
Una postilla che può risultare utile.
Poiché spesso c’è confusione in materia, chiariamo in quale contesto operano gli info-point turistici.
La Rete Regionale degli Uffici Turistici (da diversi anni rinominati Info – point turistici) è una rete integrata e multilivello, strutturata in ambiti territoriali corrispondenti alle aree turisticamente rilevanti della Regione Puglia. Trattandosi di una rete, ogni info-point turistico segue necessariamente le linee guida regionali in materia di immagine coordinata, arredamento e orari di apertura.
È importante sottolineare che dal 2017 la Regione pubblica ogni anno il bando relativo al potenziamento degli info-point per i mesi estivi ed autunnali. Un’opportunità fondamentale poiché permette, agli info-point vincitori, di ricevere fondi per estendere gli orari di apertura ed organizzare attività legate alla valorizzazione del territorio (in particolare dei suoi prodotti eno-gastronomici e dei suoi beni culturali ed ambientali).
A puro titolo esemplificativo, tra gli info-point vincitori del bando di quest’anno citiamo quelli di Francavilla Fontana, Grottaglie, Laterza e Locotorondo.
Grazie a questo bando gli info-point instaurano una connessione virtuosa promuovendo reciprocamente le attività di animazione on-site presentando, in questo modo, un’offerta del territorio regionale il più diversificata possibile.
*Guida Turistica Regione Puglia
Riferimento normativo: L.R. 13/2012 e ss. mm. e ii.; art.3 L. 97/2013
Estremi del provvedimento di abilitazione: D.D.n.8 del 23/01/2019