Il Buongiorno di Pina Colitta. Compiacere per compiacersi
Quanto è fastidioso dover necessariamente compiacere…
Bisogna smettete di dire alla gente quello che vuole sentirsi dire. È un errore madornale! Perché?
Perché si creano le basi di una società fatta di “personaggi” e non “persone”, la cui fragilità emotiva e non, mai curata attraverso una presa di coscienza dei propri vuoti e fallaci convinzioni, porta a costruire quella società “liquida” di cui tanto disse Bauman, fatta di individui che corrono, corrono, privi di ogni significativo modo di essere se stessi, costruendo una propria libera personalità…
Non c’è nulla che possa essere detto da chiunque per rendere speciale l’altro. Essere piacevole non rende simpatici e ben voluti o addirittura unici, ma solo piacevoli ed anche, a tempo determinato.
Non è da escludere che questo atteggiamento potrebbe aiutare nel raggiungimento di una qualche ambizione personale. E’ veramente quello l’obiettivo?
Bisogna cercare invece di essere onesti con se stessi per incamminarsi su un percorso più autentico e soddisfacente proprio per noi stessi.
Diciamo sempre ciò che pensiamo.
Affermiamo la verità.
“L’uomo è così inclinato alla lode, che anche in quelle cose dov’egli non ha mai né cercato né curato di esser lodevole, e ch’egli stima di nessun pregio, ancora in queste l’esser lodato lo compiace. Anzi spesso lo indurrà a cercar di rialzare presso se stesso il pregio e l’opinione di quella tal cosa minima nella quale è stato lodato; e a persuadersi che essa, o l’essere lodevole in essa, non sia del tutto minimo nell’opinione altrui.”
Giacomo Leopardi, Zibaldone.