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Ego Festival accoglie a Taranto 12 chef internazionali. Talk, masterclass e “Cozza in the City”

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cozza tarantina

Dal 19 al 24 settembre la città dei due mari per la quarta edizione dell’evento enogastronomico dedicato alla formazione professionale nel mondo della ristorazione

Un viaggio tra i trulli e le Gravine, la celebrazione della cozza tarantina, masterclass, degustazioni e assaggi

Dodici grandi chef internazionali stanno arrivando a Taranto. Egitto, Spagna, Germania, Olanda, Thailandia, Africa e poi ancora Emirati Arabi, Perù, Stati Uniti sono i Paesi, insieme all’Italia, protagonisti dell’edizione numero 4 di Ego Festival, l’evento enogastronomico dedicato alla formazione professionale nel mondo della ristorazione.

Da lunedì 19 a sabato 24 settembre, i grandi ospiti stranieri si incontreranno per condividere riflessioni e nuovi progetti guardando al futuro della cucina mondiale e per dare vita al progetto Dinner Incredible ‘invadendo’ la città dei due Mari per definire la cucina pugliese e tracciare una mappa del gusto che supera i confini nazionali.

Gli chef racconteranno la Puglia gastronomica e le aziende, si aggireranno dai trulli alle Gravine, dai vigneti agli uliveti per reperire gli ingredienti principali e dar vita a piatti speciali.

Il viaggio e il loro racconto diventerà poi una serie tv distribuita su Food Network per l’Italia.

Il programma di questa quarta edizione si preannuncia ricco di appuntamenti e sorprese con masterclass, moderatori, ospiti internazionali. Per cinque giorni a Taranto si parlerà di alta cucina con momenti di studio e di approfondimento.

Giovedì 22 settembre, dalle 10 alle 18,30, al Relais Histò gli ospiti stranieri racconteranno com’è cambiata la ristorazione nel mondo dell’enogastronomia

con un occhio verso la sostenibilità. A fare da cornice, i banchi di assaggio con prodotti pugliesi.

Venerdì 23 settembre, il Relais Histò aprirà le sue porte ad una cena iconica, irripetibile. Per la prima volta Dinner Icredible arriva in Italia dopo al fortunata edizione a Bangkok: i 12 cuochi da tutto il mondo interpreteranno le materie prime scoperte in Puglia un’occasione per deliziare i palati degli amanti del buon cibo e regalare un piatto unico (biglietti www.egofestival.it).

Focus importante sarà poi la regina indiscussa di Taranto, la cozza nera che quest’anno è diventata presidio Slow Food. Il taglio Pop di Ego Festival sarà

legato alla prima edizione di “Cozza in the City”, la celebrazione della cozza tarantina.  Sabato 24 settembre presso la rotonda della Villa Peripato, saranno coinvolti cuochi pugliesi che si confronteranno tra loro, studiando e creando dei piatti in cui la “cozza” sarà la protagonista assoluta di una festa. Una giornata all’insegna del gusto, che prevede degustazioni, musica, intrattenimento, ma anche momenti dedicati alla conoscenza della cozza tarantina. Protagonisti anche gli stand dei cuochi e stand di cantine vinicole e aziende olearie rigorosamente pugliesi individuate dal progetto Radici Virtuose, il programma di promozione finanziato dal Mipaaf, volto al rilancio dei prodotti e del paesaggio jonico salentino. Il progetto vede coinvolti il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, il Consorzio di Tutela dei Vini Doc Brindisi e Squinzano, il Consorzio del Salice Salentino Doc, il Consorzio dell’Olio di Puglia Igp e il DAJS – Distretto Agroalimentare di qualità Jonico Salentino.

(ingresso è libero e sarà possibile acquistare i ticket di degustazione sul posto).

“Il tema di questa edizione è la rigenerazione – dichiara la giornalista ed ideatrice di EGO Festival Monica Caradonna – intesa come apertura alla rinascita e al riscatto; è il rinnovamento di un ciclo vitale, è un circuito virtuoso che non distrugge ma ricrea. Il mondo dell’enogastronomia è legato a doppio filo alla terra e alle attività umane e guardare in ottica di rigenerazione significa far rivivere ciò che era obsoleto e farlo tornare ad essere utile e produttivo ancora e ancora”.

“Nella teatralità e spettacolarizzazione che ha assunto la cucina internazionale, vogliamo riprendere e rimarcare dei temi fondamentali: il legame intergenerazionale e la sacralità dei gesti in cucina. – continua Caradonna- Da questo concetto è nato il nuovo visual del Festival, firmato da Nunnari grafiche. Abbiamo così immortalato nella nostra grafica scene di vita (ultraterrena!) nell’atto di avvicinare in modo del tutto enfatico cibo e uomo.  Nella scena, c’è un Bambino che gioca con un mestolo.  Una Madre che lo asseconda. Un gruppo di angeli che partecipa all’azione.  Tolta la parte sacra “stereotipata” è un incredibile passaggio generazionale. Questo concetto è fondamentale poiché sancisce il viaggio intergenerazionale della cucina moderna in un’ottica di futuro in cui la madre viene incoronata con quello che è l’emblema della cucina italiana al mondo, ovvero la pasta, che è simbolo della storia e dell’identità del Bel Paese”.

Ego Festival nasce ed è da un’idea della giornalista Monica Caradonna insieme allo chef Martino Ruggieri e per l’edizione 2022 vede la partnership con l’organizzazione internazionale Dinner Incredible che fa capo al cuoco Giorgio Diana.

Il progetto è realizzato grazie all’intervento di partner istituzionali quali Regione Puglia, i comuni di Taranto, Martina Franca e Laterza, Programma Sviluppo, Autorità Portuale di Taranto, e grazie all’interventi di partner privati quali l’azienda vinicola Varvaglione1921 e Radici Virtuose, Ferrarelle, Roboqpo, Longino& Cardenal la Bcc di San Marzano di San Giuseppe, Ninfole1921, Bertos Cucine partner dei più grandi cuochi.

Per info: www.egofestival.it

 

Gli chef di Ego Festival 2022

  1. Giorgio Diana / lucida Restaurant / Cairo – Egypt (Partito da Cagliari gira il mondo in lungo e in largo fino ad arrivare al Cairo in Egitto, dove ora è executive chef e co-proprietario del Lucida Cairo  e Lucida egypt. Ne ha fatta, di strada. Tra le altre cose, è stato premiato come miglior Head Chef dell’intero continente africano. Per tre anni consecutivi.)
  2. Gregoire Berger / Ossiano restaurant/ Dubai (Nel 2022, grazie alla prima edizione della Guida Michelin di Dubai, lo chef Gregoire Berger ha ricevuto la sua prima stella ad Ossiano. È stato anche riconosciuto come Chef dell’anno e Ristorante dell’anno da Gault et Millau Dubai.

Dal 2014 è la mente dell’iconico ristorante sottomarino, Ossiano all’Atlantis, The Palm.

  1. Jaime Pesaque/ Mayta restaurant/ Lima – Peru (32° posto nella 50 Best Restaurants 2022)
  2. Fatma Binta / dineonamat restaurant/ Accra- Ghana (Stella emergente 2021 per the best chef awards e  Basque Culinary World Prize 2022 ristorazione che si distingue nel campo della sostenibilità. Ha creato, in suo sostegno, la Fulani kitchen foundation. Una donna che sta riscrivendo le regole della cucina moderna.)
  3. Antonio Bachour/ Bachour restaurant / Miami-Florida – USA (Chef, autore, fondatore di Bachour Bakeries e ristoranti. cresciuto a Porto Rico si è appassionato alla pasticceria fin da piccolo, grazie all’infanzia trascorsa nella panetteria di famiglia. Ha dedicato i suoi primi anni ad affinare il suo mestiere a Porto Rico come pasticcere al Sand Hotel and Casino e al Westin Rio Mar. Alla ricerca di un posto migliore per continuare a crescere professionalmente, il 2001 ha trovato Bachour negli Stati Uniti, a Miami Beach, come executive pastry chef al Talula. Ben presto si è cimentato con le prelibatezze italiane sia al Devito South Beach che a Scarpetta a New York e Miami.
  4. Ruben Arnanz/ 19.86 restaurant / Madrid – Spagna. giovane talento che a soli 29 ha ottenuto la sua prima stella Michelin, lo scorso anno ha aperto il suo nuovo progetto nel cuore di Madrid, 19.86. Arnanz condivide la sua filosofia basata sulla sostenibilità e sulla gestione delle risorse.
  5. Christian Herrgesell/ Culinary Director / Berlin- Germany (Altro protagonista di @dinnerincredible: Christian Herrgesell si definisce “direttore culinario e creatore di concept” Vent’anni d’esperienza, metà dei quali passati al Restaurant Tim Raue di Berlino, ristorante 2 Stelle Michelin e numero 26 per the worlds 50 best. È stato anche ospite di @chefstablenetflix. Pensi che questo possa bastare? Beh, per lui no: nel frattempo ha gestito l’apertura di 13 nuovi ristoranti in tutto il mondo, da Saint Moritz a Dubai. E durante il lockdown ha sviluppato e lanciato un servizio di takeaway di livello nazionale. Non riesce proprio a stare con le mani in mano. Parliamo di uno chef che ha diretto la realizzazione della maggior parte delle cene aziendali di Mercedes-Benz e Omega e ha curato la cena di gala per la visita del Presidente Obama a Berlino.
  6. Kay Baumgardt/ Hotel Saltauserhof / Trentino Alto Adige – south Tirol- Italy è stato nominato pasticcere dell’anno dalla “Gault Millau” svizzera nel 2020 e da “Der große Guide” nel 2022
  7. Nelson Chantrawan/ Chim by Siam Wisdom / Bangkok- Thailand Stella Michelin nel ristorante Chimby siam Wisdom, unico chef thailandese ad esser stato premiato con una stella Michelin per 5 anni consecutivi . Ha ospitato il primo evento Dinneri Incredible nella sua Thailandia e ora è tra gli ospiti che attendiamo di più per l’unica tappa italiana del progetto.
  8. Giovanni Solofra / Ristorante Tre olivi / Paestum-Salerno – Campania – Italy (due stelle Michelin in una sola botta al ristorante Tre Olivi, spazio gastronomico all’interno del Savoy Beach Hotel di Paestum, in provincia di Salerno, è riuscito in un’impresa rara: passare da zero a due, conquistando in un colpo solo due stelle Michelin nell’edizione 2022 della mitica guida rossa. Classe 1982, originario dell’area vesuviana, Solofra ha alle spalle un’esperienza quasi ventennale. È passato per importanti brigate, al fianco di grandi nomi del fine dining, da Quique Dacosta in Spagna a Ciccio Sultano in Sicilia, sino a rivestire il ruolo di sous-chef di Heinz Beck a La Pergola di Roma.
  9. Tim Golsteijn/ Bougainville restaurant / Amsterdam- Holland (1 stella michelin. Ha lavorato in ristoranti di fama internazionale ad Amsterdam, come l’Amstel Hotel e il Parkers Restaurant, dove ha sviluppato una passione per la pasticceria e l’alta gastronomia. Tim pone grande enfasi su sapori e aromi, poiché ogni sapore gustato può essere abbinato a un certo ricordo. Golsteijn è la moderna coscienza gastronomica dietro il ristorante Bougainville. Il ristorante Bougainville è una destinazione a sé stante e offre la migliore, unica e sensoriale esperienza gastronomica – e tutta questa esperienza inizia con l’attenzione personale, un ambiente elegante e una vista panoramica del centro di Amsterdam
  10. Francesco Martucci / pizzeria I masanielli / Caserta – Napoli- Italy .Da 4 anni consecutivi è il miglior pizzaiolo al mondo secondo la Classifica 50 Top Pizza.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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