Monica Caradonna (Ideatrice di EGO) replica a Raffaella Spina: Se abbiamo offeso la sensibilità di qualcuno, ci scusiamo
“Chi conosce la mia storia personale conosce il mio percorso nell’ACR, l’Azione cattolica ragazzi. – scrive sul suo profilo Fb Monica Caradonna ideatrice di EGO Festival – Cresciuta con le canzoni dei Gen Rosso e formata da ottime catechiste della mia parrocchia.
Ho frequentato il Campo Scuola e ho sempre avuto e nutrito profondo rispetto per i miei amici prelati.
Sapere che qualcuno si sia sentito offeso dalla grafica di EGO Festival mi spiace e mi fa male poiché evidentemente non sono stata in grado di trasmettere in maniera autentica il valore della mia scelta.
Dunque serve mi spieghi ancora meglio.
Chi vive il mondo dell’agroalimentare ha un approccio di profondo rispetto con la terra, con il mondo animale e vegetale. Da qui è partita la considerazione per realizzare un visual moderno e di impatto che vuole semplicemente riconnettere la parte umana con quella più sacra.
Con EGO Festival volevamo celebrare semplicemente la sacralità del cibo e tutto ciò che esso rappresenta, ovvero la storia e l’identità dei popoli. E proprio grazie ad EGO a Taranto i “popoli” si incontreranno e dialogheranno attraverso materie prime povere che nelle mani dei cuochi diventeranno cibo pregiato.
Ecco, questo messaggio sacro e autentico pensavamo e pensiamo possa essere ancor più forte a livello di immagine dando il valore più importante a quello che riteniamo essere il nostro oro giallo, la pasta quindi il grano, che in questo momento storico ha un forte valore simbolico e che, per l’occasione, si fa corona.
Qui, riprendendo la teatralità e la spettacolarizzazione che ha assunto la cucina internazionale, noi vogliamo riprendere e rimarcare dei temi fondamentali: il legame intergenerazionale e la sacralità dei gesti in cucina. – conclude la Caradonna – Ho ritenuto doveroso spiegare meglio la nostra campagna di comunicazione perché non sono una persona che crede fino in fondo all’adagio : “Bene o male purché se ne parli!”
Sopratutto se un’immagine ha urtato la sensibilità anche solo di una persona.”