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Apulia Film Commission, FDI: silenzio sospetto di Emiliano, ma come è possibile che poteva non sapere i fatti denunciati dalla presidente Dellomonaco?

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BARI – «Dopo nove mesi di audizioni sulla situazione all’interno dell’Apulia Film Commission (AFC) – vale a dire nove mesi nei quali abbiamo ascoltato un ‘tutto contro tutti’, nel silenzio assordante del presidente Emiliano, primo responsabile di ci? che sta accadendo nella Fondazione  – non potevamo non condividere la decisione (presa all’unanimità in Seconda Commissione) di trasmettere alla Procura della Repubblica di Bari e alla Procura della Corte dei Conti Puglia tutti i documenti che abbiamo acquisito in questi mesi, ma soprattutto la relazione (datata primo settembre scorso) che ha depositato la presidente dell’Afc, Simonetta Dellomonaco, audita ieri. Non è un lavarsene le mani, non è un atteggiamento pilatesco, ma continuare ad ascoltare in modo dettagliato fatti che potrebbero avere ben altre connotazioni, ben diverse dalle divergenze politiche e gestionali che pur ci possono essere all’interno di un ente, ci rendeva di fatto complici non solo di eventuali reati penali o amministrativi, ma dello sfascio in atto nella Fondazione, dove la paralisi e il fallimento di ogni iniziativa – a detta della presidente – è totale.

audizione Dellomonaco con il consigliere Caroli, 21 settembre 2022

Nei giorni scorsi, infatti, avevamo letto sui giornali delle sue dichiarazioni su quella che si può definire, ormai, una malagestio, ma oggi quando c’è stata la possibilità di poter chiarire meglio ogni parola la presidente Dellomonaco ci ha lasciato davvero basiti: ci rendiamo conto che la situazione è insanabile perché non solo non c’è più agibilità amministrativa, ma viene illustrato un quadro interno da mettere le mani nei capelli: avanzamenti di carriere da parte del direttore generale, “accentratore di deleghe e di potere”, senza rispetto della normativa, straordinari a pioggia e senza rispetto dei contratti di lavoro, mancato rispetto delle procedure di affidamenti di opere e servizi, gare pubblicate annullate e ripubblicate, aperte e chiuse a seconda delle “circostanze”, fallimento totale del progetto dei Cineporti (Lecce, Taranto, Foggia sono chiusi; Bari di fatto non utilizzabile, Brindisi mai partita), un grande spreco di denaro pubblico, parliamo di milioni e milioni di euro spesi per avere strutture in stato di totale degrado, senza contare che ci sono dipendenti che avendo perso la sede di lavoro prestano servizi in altri enti o sono ancora in smart working. E queste sono solo alcune delle criticità emerse durante l’audizione.

Possibile che il presidente Emiliano in tutti questi mesi non sia mai stato messo al corrente di quanto stava accadendo e non abbia mai sentito il bisogno di verificare queste situazioni che venivano puntualmente evidenziate nelle tante audizioni che ci sono state, fino a quella più clamorosa di oggi?

A questo punto facciamo un appello ai soci, che oltretutto contribuiscono con un importante stanziamento annuale alla Fondazione, a prendere immediatamente in mano la situazione. La Procura penale e amministrativa farà il suo corso, alla Politica tocca garantire, nell’interesse dei cittadini pugliesi, che tutto questo non si ripeta più.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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