DI Lena (Azione e IV Calenda) sulle elezioni: “incarico parlamentare sia nell’interesse delle istanze del territorio”
Incontro il consigliere Angelo Di Lena, candidato in questa tornata elettorale con Azione e Italia Viva Calenda, in un bar nel centro di Pulsano, suo paese natio, per discutere sui risultati elettorali a bocce ferme.
Buongiorno consigliere allora anzitutto complimenti per il risultato elettorale del suo partito che acquisisce l’8%, un risultato importante trattandosi di un nuovo soggetto politico.
Allora come è andata la Sua campagna elettorale nel collegio uninominale?
Nel mio collegio è stato eletto l’ex Sindaco di Sava Iaia di Fratelli d‘ Italia a cui faccio i miei auguri. Ad ogni modo sono personalmente soddisfatto per il mio risultato elettorale, essendo stato uno dei candidati con maggiore preferenza di tutta la Puglia per Azione e Italia Viva Calenda. Un bel risultato in provincia e a Taranto considerato che a Pulsano il mio partito ha preso addirittura al 11, 14% andando al di sopra della media nazionale dell 8%. Personalmente credo che avremmo potuto fare anche di più se ci fosse stato maggior coordinamento. Ma questo era da mettere in preventivo considerato che siamo un partito nuovo in buona parte.
Bene allora Vogliamo commentare a freddo i risultati elettorali cercando di capire chi ha vinto e chi ha perso in questa elezione?
Dall’analisi dei risultati elettorali appare evidente la vittoria di Fratelli d’Italia chi ha superato ampiamente tutte le aspettative raggiungendo una percentuale che gli permette di essere il partito di maggioranza. Se però analizziamo i dati in maniera più approfondita ci accorgiamo che l’altro grande vincitore di questa tornata elettorale è proprio il partito di Azione e Italia Viva Calenda che, pur essendo un partito nuovo, è riuscito raggiungere il 8%, una percentuale molto importante se si considera che la maggior parte di addetti ai lavori lo davano fermo alla 2 o 3 %. Un dato su tutti: nel centro nord abbiamo praticamente superato ovunque Forza Italia, che è un partito consolidato e forte sul territorio.
Quali sono secondo lei i partiti che hanno perso in queste elezioni?
Se analizziamo i dati ci rendiamo conto che dal punto di vista dei consensi, considerato che la media nazionale dei votanti non è aumentata, ma addirittura diminuita, possiamo dire che Fratelli d’Italia ha acquisito principalmente consensi in buona parte dal centrodestra rosicchiando voti alla lega che calata al 9% e a Forza Italia anch’essa ridimensionata. Tuttavia questo non è un dato omogeneo e va preso con le pinze in quanto Fratelli d’ Italia ha acquisito voti anche nelle regioni notoriamente rosse come la Toscana e questo testimonia che ha preso voti anche dalla sinistra e dal PD. Per quanto riguarda il nostro partito Io credo che i voti acquisiti siano provenienti sia dalla destra che dalla sinistra, in particolare da quelle componenti centriste presenti in entrambi gli schieramenti i quali desiderano sicuramente un ritorno al centro della politica italiana.
Ed il PD e i 5 stelle? Quali sono secondo Lei le cause della Vittoria del centrodestra sul centro-sinistra e cosa ne pensa della resurrezione del Movimento 5 Stelle?
Per quanto riguarda i 5 Stelle che in molti davano per spacciato possiamo dire che questi hanno sbancato in alcuni centri cittadini come Napoli e anche a Taranto dove addirittura risultano essere il primo partito. Io credo che il successo dei 5 Stelle sia dovuto principalmente alla politica del reddito di cittadinanza. Sono tantissimi cittadini che vanno avanti con il reddito di cittadinanza e questi vogliono conservare questo diritto.
Per quanto riguarda il PD se andiamo a leggere i dati sostanzialmente il partito non è cresciuto e non ha perso consensi. Tuttavia, come ha detto giustamente il segretario Letta, appare evidente la necessità di riformare il partito dando spazio a nuovi rappresentanti politici tenuti finora in secondo piano, puntando anche sui giovani. Al di là del mancato accordo coi 5 Stelle, personalmente credo che il vero errore del PD sia stato nella impostazione della campagna elettorale troppo improntata sul pericolo del fascismo. La gente è stanca di sentire queste cose, vuole parlare di programmi, di problemi reali. Le nuove generazioni vogliono un partito moderno, progressista nel vero senso della parola attraverso la creazione di un progetto nuovo di sinistra. Così come abbiamo fatto noi con un programma serio e moderno in 65 pagine che ci ha premiato.
Un ultimo pensiero. Se fosse stato eletto cosa avrebbe fatto?
Ritengo che l’incarico di parlamentare sia un incarico non solo di partito, ma nell’interesse del territorio. Per questo, come ho detto anche nel mio comizio finale a Pulsano, mi sarei fatto promotore delle istanze del territorio da parte di tutte le forze politiche a prescindere dal Partito, ovviamente quando fatte nell’interesse della nostra comunità e di quelli che sono i nostri programmi elettorali. Al di là di questo io sono una persona che ritiene fondamentale il dialogo. La politica per me deve unire non dividere e bisogna sempre trovare punti di contatto nell’interesse della comunità. Per questo, personalmente, intendo sottoporre a Iaia alcune mie proposte di legge che ho posto all’attenzione anche dei miei elettori. Mi permetta, a questo proposito, di ringraziare pubblicamente quelli che mi hanno votato e hanno creduto in me appoggiandomi con dedizione. Il mio impegno non mancherà anche se non sono stato eletto.