Più associazioni professioni sanitarie chiedono abrogazione DL. 44/21
Con il questo comunicato, le sottoscritte sigle associative e sindacali esortano le forze politiche che si insedieranno nel nuovo Parlamento, e in particolare la futura coalizione di governo, a intraprendere un deciso cambio di passo nella elaborazione delle politiche sanitarie e in particolare nella gestione della COVID-19 che tuttora è foriera di gravi ingiustizie.
Chiedono di provvedere con urgenza all!abrogazione del DL 44/21 (e sue successive modifiche) e di tutte le norme da esso derivate e/o di esso attuative che, nonostante la fine dello stato di emergenza, ancora discriminano e danneggiano irragionevolmente e ingiustamente decine di migliaia di cittadini, in particolare sanitari e amministrativi del comparto sanità, negando loro il diritto al lavoro (art. 1, 4, 35 Cost.) e al sostentamento economico, proprio e della propria famiglia (art. 36 Cost.).
Confidano che quanto si legge al punto 7 del programma della coalizione vincente alle ultime elezioni (sotto il titolo “Tutela della salute”) costituisca una priorità effettiva e non soltanto dichiarata, a fronte della gravissima e reiterata – come vi si legge – “compressione delle libertà individuali”. Una compressione che ha riguardato diritti fondamentali, inviolabili e inalienabili e perciò tutelati dagli artt. 2 e 3 della Costituzione Italiana e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell!Uomo.
Auspicano dunque non siano mai più minacciati né denegati:
⁃ il diritto al lavoro (art. 1, 4, 35, 36)
⁃ la libertà personale (art. 13)
⁃ la libertà di movimento (art. 16)
⁃ la libertà di riunione (art. 17)
⁃ la libertà di pensiero (art. 21)
⁃ la libertà di scelta della cura da parte del paziente e la libertà di cura da parte del medico e il divieto di oltrepassare i limiti del rispetto della persona umana con trattamenti sanitari obbligatori (art. 32, commi 1 e 2);
⁃ la libertà di insegnamento (art. 33)
⁃ il diritto all!istruzione (art. 34)
⁃ la libertà di impresa (art. 41).
Ricordano, inoltre, l!aberrazione normativa o semplicemente protocollare per cui ai cittadini sprovvisti di certificazione verde è tuttora impedito di visitare i propri cari residenti in case di cura.
Sollecitano, altresì, che ai cittadini vittime di eventi avversi a seguito dell#inoculazione del vaccino anti SARS-COV-2 sia riconosciuto il danno subìto e sia garantita una adeguata assistenza sanitaria.
Stigmatizzano infine le inaccettabili vessazioni che si perpetuano nelle scuole di ogni ordine e grado in danno degli studenti, anche minori di età, tuttora costretti a un utilizzo prolungato della mascherina pur in assenza di una base normativa che lo giustifichi nonché di qualsiasi riscontro scientifico che ne dimostri tanto l’efficacia quanto l’innocuità (così come ammesso dallo stesso direttore generale del Ministero della Salute, dott. Giovanni Rezza nella sua nota del 17 marzo 2022).
Auspicando che tornino ad essere tutelati i principi di uguaglianza, gratuità e universalità in seno a un SSN già seriamente compromesso, le Associazioni tutte aderenti al presente comunicato mettono a disposizione le professionalità dei loro aderenti per un confronto di merito sulle tematiche sopra evidenziate al fine di porre rimedio quanto prima ai gravi danni provocati alla cittadinanza dalle irragionevoli politiche sanitarie nazionali adottate nell!ultimo biennio.