Prevenzione della contenzione ospedaliera: corso di formazione ASL Taranto
Una giornata promossa dal Dipartimento Salute Mentale e dalla Formazione e dedicata al personale ASL per informare sugli aspetti etici e le buone pratiche per la prevenzione della contenzione ospedaliera.
La contenzione, ovvero quell’atto che, attraverso l’uso di mezzi (fisici, meccanici, farmacologici e ambientali), limita i movimenti volontari di tutto o di una parte del corpo della persona assistita, è riconosciuta come un evento straordinario, da attuare solo nell’esclusivo interesse dell’incolumità del paziente o delle persone vicine. Deve essere utilizzata come ultima soluzione, quando mezzi alternativi meno restrittivi si siano dimostrati inefficaci o insufficienti allo scopo e ha implicazioni etiche e legali molto importanti.
Diversi studi hanno dimostrato che una maggiore formazione del personale sanitario, insieme alla possibilità di richiedere consulenze specifiche in materia, può ridurre l’uso della contenzione senza aumentare il numero di cadute o di lesioni gravi nei soggetti ricoverati in strutture residenziali. Per questo, nell’ambito dei corsi organizzati dalla Struttura di Formazione ASL Taranto, guidata dalla dottoressa Margherita Taddeo, insieme al Dipartimento di Salute Mentale DSM diretto dalla dottoressa Maria Nacci, si è svolta stamani, nella Sala Biblioteca del DSM, una giornata di formazione dedicata agli aspetti etici e alle buone pratiche per la prevenzione della contenzione ospedaliera.
Ottanta dipendenti ASL, medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica, assistenti sociali, educatori professionali e oss, hanno seguito gli interventi degli esperti sulla storia della contenzione, gli approfondimenti sulla contenzione meccanica e quella farmacologica, gli aspetti etico-deontologici e medico-legali di questa attività e le responsabilità. Il corso aveva l’obiettivo di sensibilizzare su quanto sia importante identificare e mettere in atto modalità alternative di tipo clinico assistenziale, psicologico e ambientale per evitare la contenzione. Sono state evidenziate le buone pratiche per la prevenzione e le tecniche comunicative di de-escalation.
“Questo corso si pone l’obiettivo di aggiornare i nostri professionisti – ha affermato il direttore generale, Vito Gregorio Colacicco – affinché possano conoscere le ultime disposizioni e osservazioni per prevenire la contenzione ospedaliera, attività da mettere in pratica solo se non vi sono alternative. Avere dei professionisti aggiornati e formati è importante per fornire ai nostri assistiti le cure migliori, evitando una metodologia che può avere ripercussioni psicologiche o fisiche sul paziente e suoi familiari.”