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Agrumi, Cia Puglia: «Tanta qualità nel 2022, altro che black friday»

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Bari – La buona notizia è che, per gli agrumi pugliesi, la campagna in corso è una delle migliori degli ultimi anni in quanto a qualità dei prodotti; la brutta, invece, è che le offerte ‘civetta’ della GDO – con i prezzi stracciati a carico di produttori ed esportatori – riduce ulteriormente la redditività per le imprese agrumicole. Imprese già duramente provate dal dover sostenere costi di produzione mai così alti da 20 anni a questa parte: ai rialzi di gasolio, materie prime e bolletta energetica, infatti, si è aggiunta la voce sempre più onerosa dei trattamenti per la difesa fitosanitaria, resisi necessari anche a causa delle difficoltà create dalle conseguenze degli eventi climatici estremi degli ultimi mesi.

BLACK FRIDAY SULLA PELLE DEI PRODUTTORI. «La GDO non può fare black friday sulla pelle dei produttori. Il comparto agrumicolo, nonostante la qualità delle produzioni di quest’anno, continua a scontare squilibri sui quali stiamo chiedendo interventi ormai da moltissimo tempo» – ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. «Fatta eccezione per le offerte civetta al ribasso – ha aggiunto Pietro De Padova, presidente di CIA Due Mari – i prezzi dell’ortofrutta nei supermercati ha subito un’impennata, tanto da determinare una riduzione dei consumi e la conseguente contrazione di redditività per i produttori».

Per Vito Rubino, direttore di CIA Due Mari, una delle azioni auspicabili per sostenere la vendita del prodotto è rappresentata da «una più flessibile organizzazione dei mercati all’ingrosso, che dovrebbero aprire con orari più estesi anche nel pomeriggio, così da dare maggiori possibilità di acquisto a cittadini e Onlus. In alcune città, proprio in questa ottica, organizzazioni sociali e di assistenza come le Misericordie, ma anche gruppi di acquisto e organizzazioni di comunità hanno stipulato accordi per l’approvvigionamento che aiutano e sostengono anche il mercato».

NON SOFFOCARE I MERCATI. Per CIA Puglia, inoltre, è importante che gli agricoltori dettino i tempi giusti alla raccolta, in modo da non immettere sul mercato una quantità eccessiva di prodotto: in questo modo, infatti, il mercato sarebbe ‘soffocato’ da un eccesso di offerta. CIA Agricoltori Italiani di Puglia, inoltre, torna sull’atteggiamento della GDO e, soprattutto, punta il dito su operazioni come il “sottocosto” che distorcono il mercato, destabilizzano i produttori e, di fatto, possono rappresentare una forma di pressione affinché le aziende agricole siano costrette a svendere il proprio prodotto. In Puglia, nelle zone a vocazione agrumicola come il Gargano e il Tarantino, la qualità di arance e clementine nel 2022 registra medie qualitative molto alte.

È necessario che sulle storture create dalla Gdo nel bilanciamento dei prezzi si avvii una discussione seria, sia a livello nazionale che europeo. «Le nostre aziende agricole sono tra le più controllate del mondo. Devono attenersi a disciplinari molto rigidi che tutelano qualità e salubrità dei prodotti. Si tratta di regole che, in Paesi come Spagna e Marocco, sono molto più blande. Come per altri settori, anche in quello agrumicolo sta assumendo contorni grotteschi e drammatici la differenza tra chi si attiene a regole serie e inflessibili e quanti, in altri Paesi, aumentano la loro competitività sui mercati grazie a normative meno stringenti sia sul costo del lavoro che sui trattamenti cui sottopongono i prodotti», si legge nella nota diffusa da CIA Agricoltori Italiani di Puglia.

«Se davvero vogliamo praticare la Sovranità Alimentare, è necessario che il Governo italiano non lasci nulla di intentato, in Europa, per uniformare gli standard, facendo in modo che almeno gli Stati dell’Ue adottino regole comuni per non fare concorrenza sleale. In tutta la Puglia, così come nel resto d’Italia, CIA Agricoltori Italiani sta lavorando per favorire le Organizzazioni di Produttori, le cooperative e una filiera che faccia anche trasformazione per conservare il valore aggiunto del settore agrumicolo. Assieme alle istituzioni di ogni livello, è necessario avviare una grande campagna informativa e di promozione dei nostri agrumi, perché se le aziende agrumicole chiudono, il danno lo pagheremo sia come sistema-Paese che come consumatori».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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