Violenza contro le donne, un impegno reale e concreto non più semplice retorica
La violenza di un uomo nei confronti di una donna, sia essa fisica che psicologica, è un reato orribile, una viltà priva di qualunque giustificazione. ( In copertina immagini da un lavoro teatrale sul “No alla Violenza sulle donne”)
È segno di debolezza, di incapacità, di ignoranza, di inadeguatezza di alcuni uomini nei confronti del mondo femminile. Nel 2022 sono state vittime di femminicidio oltre 100 donne e i carnefici sono stati quelli che avrebbero dovuto trattarle con cura, proteggerle, amarle e rispettarle: mariti, fidanzati o amanti.
Ognuno di noi può impegnarsi a fermare questa barbarie osservando meglio Il malessere di una figlia, di una sorella, di una madre o di una amica e insegnando a figli maschi e femmine un concetto banale: il rispetto. Il rispetto nei confronti dell’altro significa accettare le differenze, significa dialogo, significa ascolto, significa attenzione, significa CURA per la dignità e per il sistema valoriale altrui, significa essere capaci di mettersi in discussione ma anche pretenderlo e denunciare ogni abuso senza l’atavica paura di non essere vittime ma carnefici.
Le Istituzioni che rappresento in quanto Consigliere del Comune di Taranto, hanno il dovere di continuare a implementare gli aiuti alle vittime e ai minori orfani speciali privati di entrambi i genitori in modo traumatico e quindi doppiamente vittime; è pertanto necessario che l’Amministrazione Melucci potenzi la rete antiviolenza di Taranto, finanziando e rafforzando il centro antiviolenza e le case rifugio che, dopo le tante accoglienze fatte negli ultimi mesi non sono più sufficienti.
Necessita, pertanto, un impegno anche ai componenti e alle componenti del Consiglio e, perché no, della Giunta, ad adottare un linguaggio adeguato, rispettoso delle donne, scevro di pregiudizi.
Che si prenda un impegno reale, concreto e non più semplice retorica.