Il Buongiorno di Pina Colitta. Dirò di amore…
E anche in questo weekend torniamo a parlare di amore.
Riflessione doverosa, per il trascorso 25 Novembre, giornata stigmatizzata “contro la violenza alle donne”… Giornata, a mio avviso, che rischia di risultare banale se non è sostenuta da una progettualità educativa, praticata costantemente, ogni giorno, che racconta di affettività per prevenire la violenza…
Sono stanca di ripeterlo sempre, delusa per averlo proposto a scuola nei diversi incontri per “progettare” spesso ciò che non è “utile”.
L’educazione all’affettività dovrebbe essere una vera e propria disciplina, insieme all’educazione alla gentilezza…
Questo, insisto, dovrebbe essere il vero grande progetto formativo nel luogo sacro della formazione di chi sarà uomo e donna.
Ma vado oltre per non essere dissacrante rispetto alle numerosissime iniziative di questi giorni. Eppure una cosa va detta, senza filtri: i partecipanti a tali eventi sono, spesso e volentieri, operatori, persone che si sono formati per essere i “denuncianti” consapevoli, studenti coinvolti da alcuni illuminati docenti, giammai vittime di soprusi e violenze nelle quali, ascoltando, si potrebbe accendere la “lampadina” della consapevolezza per “denunciare e scegliere di vivere con dignità di persona” …
Onestamente preferisco non essere ripetitiva con denunce, valutazioni e dati statistici, con parole che in questi giorni scorrono, ovunque, rigorosamente a lettere cubitali e in rosso, per denunciare la violenza e descrivere il fiume di sangue che scorre tutti i giorni…
Io dirò di amore, sì amore per se stessi …
Essere amati, stimati e apprezzati, è una necessaria esigenza per ogni persona, un dono dato e ricevuto.
Il cammino è impegnativo per ottenere ciò ed inizia, in primo luogo, da noi stessi. Non c’è amore più grande che quello per noi stessi; chi si ama inizia a costruire, momento per momento, la sua autostima, la sua forza e la sua determinazione. Ogni persona è unica e deve imparare ad accettare sé stessa come l’unica persona con cui dovrà irrimediabilmente convivere. Amare se stessi significa, prima di tutto, accettarsi per quello che si è. Tutto appartiene alla nostra persona: errori e successi, momenti belli e meno belli.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso, all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è amore di sé.
Charlie Chaplin