Taranto deve essere in prima linea nella prevenzione dei tumori causati da Papilloma virus
Per questo occorre trasformare gli hub dedicati alla campagna vaccinale contro il Covid in Centri di vaccinazione estesa.
Ho aderito alla call to action dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per consentire all’Italia, entro il 2030, di diventare il primo Paese europeo a eliminare il tumore ginecologico causato dal papilloma virus partecipando all’evento dedicato: “Eliminare il cancro alla cervice uterina: i bilanci e le prospettive a due anni dalla call to action dell’OMS”.
Purtroppo, nonostante il vaccino sia in grado di abbassare il rischio di contrarre l’infezione (responsabile praticamente di tutti i tumori del collo dell’utero nelle donne e di molti altri, di cui è soggetto anche l’uomo) si nota ancora un’adesione davvero modesta.
Così se è vero che l’80% dei genitori sa che il papilloma virus può causare alcune forme di tumore, sebbene esista un vaccino in grado di abbassare il rischio di contrarre l’infezione, il tasso di adesione vaccinale riguarda solo il 32% delle undicenni che ha ricevuto il ciclo completo di vaccinazione.
Il vaccino contro l’HPV viene raccomandato all’inizio della pubertà, prima dell’attività sessuale. Il ciclo vaccinale consta di 2 dosi a distanza di 6 mesi nei ragazzi fino a 14 anni.
Vaccinarsi contro l’Hpv è una delle 12 azioni consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per «prevenire» i tumori e in Puglia la somministrazione è gratuita dall’undicesimo anno di età compiuto fino ai venticinque anni.
In questi giorni in città si parla tanto di proposte per risolvere i ritardi della nostra sanità; quella che mi appresto a presentare al direttore generale Colacicco è di trasformare gli hub dedicati alla campagna vaccinale contro il Covid in Centri di vaccinazione estesa.
Questa nuova vita dei punti vaccino territoriali della ASL che – ricordiamo sono ancora egregiamente impegnati nelle somministrazioni anti Covid – verrebbero convertiti anche in centri vaccinali aperti alla popolazione e alle campagne di prevenzione come quella contro il papilloma virus, produrrebbe un accentramento dei servizi e quindi un decongestionamento verso gli ospedali e la medicina territoriale.
È fondamentale sostenere la prevenzione, pertanto l’ente civico deve avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema, nonché un protocollo che consenta agli alunni delle scuole ricompresi nella fascia 11-14 di potersi vaccinare, previo consenso dei genitori, durante le ore scolastiche con un servizio organizzato dall’ente scolastico in unione con l’Asl di Taranto.
Ritengo che sconfiggere questa malattia è possibile, ma è necessario uno sforzo comune!