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Eh, no. Michele, non puoi fare così!

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Proprio ora che, con una forte destra, potevamo concretamente pensare di costruire una alternativa di centrodestra a Grottaglie, tu ci lasci.

No Michele!

È il primo pensiero che mi è venuto in mente.
Nel mio torpore di domenica pomeriggio, tra il divano e la copertina, do una occhiata al cellulare; un messaggio watshapp da parte del segretario sezionale Francesco Miale che mi dice che Michele non c’è più ed io, ancora non del tutto sveglio, controllo su Facebook: cavolo, è vero. Michele Santoro non c’è più.
Classe 1955, come me.
Assessore all’agricoltura nell’ultima amministrazione non di sinistra di Grottaglie, la prima di centrodestra, tra le prime in Italia dove insieme al centro, al governo di una città c’era la destra missina, Luca Giannotte, Vittorio Lenti ed io.
Ora, caro Michele avremmo potuto replicare.
Magari avremmo discusso, non sarebbe stata la prima volta, ma stavolta avremmo trovato una soluzione.
Ciao Michele, da tuo coetaneo te lo prometto, daremo a Grottaglie quello che tu volevi dare, una Amministrazione di centrodestra.
Un affettuoso abbraccio a tua moglie Anna, a Maria e Giovanni, ai tuoi fratelli.
Arrivederci e, chissà, continueremo a parlare di politica e di agricoltura e ti dirò: ce l’abbiamo fatta Michè, ci mancavi solo tu.
Mannagghia toa.

Cosimo Lombardi.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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