IL BUONGIORNO DI PINA COLITTAPRIMO PIANOWellness

Il Buongiorno di Pina Colitta. Solitudine o Meditazione?

Condividi

La musica non è l’unica attività per superare la tristezza, ma anche alcune esperienze in compagnia come per esempio attività di benessere, penso allo yoga nei boschi e la meditazione guidata che possono aprire un mondo alla spiritualità.

Insomma delle nuove esperienze, delle nuove opportunità per fare nuove amicizie; opportunità che non sempre sono facili, eppure ci possono essere, basta cercarle.

Mi viene in mente, ad esempio, il partecipare a delle degustazioni o ad aperitivi e cene per conoscere persone diverse. Spesso questi momenti di convivialità sono destinati a fasce di età diverse, e target sociali diversi, basta saper scegliere per non rischiare di ritrovarsi con i fanatici dei pub del wekend; gli “ovunquisti”, con il loro bel bicchiere di brandy o whiskey e l’aria misteriosa di chi ha una vita significativa da raccontare, quelli che, appoggiati al banco del bar, forse da anni, hanno trovato la loro strada per superare la solitudine. Ancor peggio sarebbe partecipare alle cene dei famosi club, tristemente famosi, per i loro eventi di beneficenza, in favore di questa e quella causa! Cene in cui tutti sono rigorosamente imbellettati e ingioiellati. Chi mi legge, sa cosa penso della beneficenza e generosità verso il prossimo… Ecco, mi verrebbe da pensare che una espressione positiva del Covid, potrebbe essere stata quella di aver messo fine a questa frenesia dell’apparire, attraverso ogni strumento sociale e culturale…

Quintali di esteriorità per mettere fuori, con una falsa modestia, il proprio ego …

Ecco, non certamente in questo modo, per davvero si può vincere la tristezza e la solitudine, soprattutto se si ha un animo sensibile, ma condividendola magari con altre persone, che hanno un medesimo sentire, forse, l’esistenza.

Queste soluzioni, un po’ semplicistiche sicuramente, non vengono neanche prese in considerazione da chi, invece, può viaggiare.

Diciamo che in questo periodo, di generale crisi, non è una soluzione facile o lo è soltanto per pochi eletti.

Il viaggio è senza dubbio un momento per consolidare ovviamente conoscenze valide.

Il viaggio non deve essere un modo per sentirsi ancora più soli, ma un modo invece per unirsi agli altri attraverso magari, qualcosa di organizzato.

Sarebbe auspicabile condividerlo con persone che hanno le stesse esigenze o forse con persone che hanno vite completamente diverse e, quindi, un’occasione per avvicinarsi ad un’umanità che, a volte, abbiamo l’impressione di aver perso.

Conoscere dei luoghi nuovi è sicuramente una maniera per sentirsi bene e soprattutto stimolare la propria curiosità.

Insomma mettere insieme l’umanità e sicuramente un passo importante per non sentirsi soli e per unire le proprie esperienze a quella di altri che hanno modi di vita completamente diversi dai nostri, ma in linea con il nostro sentire la vita.

Quando questo non accade? Il rischio?

Sentirsi ancora più soli…

“In viaggio la cosa migliore è perdersi. Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora, che il viaggio comincia”

Nicolas Bouvie


Condividi

Lascia un commento