Migliaia di presenze per il Taranto Gran Tour

Condividi

Turisti italiani e stranieri alla scoperta della città vecchia e del borgo. Gli organizzatori: «Questa è la Taranto che vogliamo» 

Cripta Sant'Egidio. Foto di Maria R. Suma
Cripta Sant’Egidio. Foto di Maria R. Suma

Migliaia di presenze tra tarantini e turisti, sia italiani che stranieri. Grande successo per il Taranto Grand Tour che, per tre giorni, ha animato la città vecchia e il borgo Umbertino della città dei due mari con visite guidate, eventi e l’apertura in contemporanea di decine di siti di altissimo valore storico e artistico. L’iniziativa rientra in un più ampio progetto di accoglienza turistica integrata. «Abbiamo sempre immaginato una città ospitale, in grado di mostrarsi in tutta la sua bellezza– commentano gli ideatori e organizzatori – e in questi tre giorni ci siamo riusciti, grazie alla capacità di fare rete e alle istituzioni. Una prova generale a dir poco entusiasmante. Si è creato un movimento “dal basso” che ha unito professionalità del settore cultura, gestori di monumenti storici, musei, gallerie d’arte, attività commerciali».

Chiesa di San Michele Arcangelo. Foto di Maria R. Suma
Chiesa di San Michele Arcangelo. Foto di Maria R. Suma

L’evento a cura della cooperativa Polisviluppo è stato organizzato in collaborazione con Regione Puglia e Pugliapromozione e con Comune di Taranto, Archita Festival Ets e il patrocinio di Confcommercio.

«In molti – fa sapere l’archeologo Gianluca Guastella, presidente della Polisviluppoci hanno chiesto come mai un evento di questa portata in versione diurna. Ma la vera sfida era proprio questa: mostrare una città accogliente per i visitatori già dal mattino, anche in vista dei prossimi approdi di crocieristi. Il turista vive i luoghi nell’arco dell’intera giornata ed è importante non farsi cogliere impreparati. Anzi proporre un’offerta variegata che coniughi cultura e intrattenimento. L’idea era quella di creare un grande gruppo di lavoro per una Taranto viva, colorata, organizzata e pulsante, come non è mai stata mostrata al tarantino ed al grande pubblico dei viaggiatori».

Per i turisti, nel corso di questa tre giorni, la possibilità di un’offerta ampia: musei, palazzi, cortili, ipogei e chiese aperti per l’occasione, ma anche musica dal vivo, mostre, teatro. Il tutto in autonomia, complici gli infopoint e la piantina con i punti di interesse, o accompagnati da guide esperte, profonde conoscitrici del territorio. Parola d’ordine: «scoperta», anche per gli stessi tarantini: in molti, per la prima volta, hanno visitato luoghi per loro, fino a questo momento, sconosciuti.

«La cosa più incredibile – commenta l’event manager di TGT, Fabrizio Iurlano è che tutt’ora continuiamo a ricevere telefonate di gente che ci chiede se abbiamo in programma altri appuntamenti o di prolungare l’iniziativa anche nei prossimi giorni. Significa che la nostra città ha un enorme potenziale e va valorizzato con progetti lungimiranti. Una città unita e aperta, pronta ad accogliere e guidare il turista alla scoperta del vasto patrimonio materiale e immateriale. Grazie al Taranto Grand Tour è come se si fosse riacceso un interesse nei confronti del centro storico, sia da parte dei turisti che degli stessi tarantini».

Dagli organizzatori un ringraziamento a coloro che hanno creduto nel progetto e continueranno a sostenerlo affinché possa diventare normalità. «Con questo spin off abbiamo gettato le basi di un progetto che guarda ai prossimi mesi, nell’auspicio che i turisti che scelgono Taranto, siano essi di passaggio o in vacanza per un periodo più lungo, possano trovare una città consapevole della sua storia e della sua identità. Il Taranto Grand Tour ha dimostrato che il tessuto culturale è pronto ad accogliere il turismo locale, nazionale ed estero, con professionalità e passione, riuscendo a mettere in bella mostra il potenziale culturale di una città intera, così come forse non era mai accaduto».


Condividi

Valentina D'Amuri

Laureata in Progettazione e Gestione Formativa nell'era digitale, consegue il Master di II livello in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale in concomitanza con il Corso Normale di Stato Maggiore della Marina Militare. Instructional Designer, collabora alla produzione di diversi progetti in ambito civile e militare."Non chi comincia ma quel che persevera"

Lascia un commento