Borraccino: Sostengo Stefano Bonaccini
Sostengo il pragmatismo, la cultura di governo e l’idea di un solido partito laburista italiano, di stampo europeo, di cui è portatore Stefano Bonaccini.
Sintetizzo le idee guida della sua proposta politica per fare grande il Partito Democratico.
– *entusiasmare la gente* : bisogna ritornare a dialogare e ad ascoltare le persone, qualunque sia il loro titolo di studio, la loro professione e residenza, senza distinzione alcuna. Il PD deve essere il luogo che accoglie la ricchezza delle idee, delle visioni, delle proposte delle persone che vogliono realizzare –tutte insieme- un’Italia coesa e solidale.
Un’Italia di stampo europeo, costantemente impegnata, dal Nord al Sud, a garantire occupazione e buon lavoro, a garantire un’ottima sanità, a garantire una scuola “aperta” a tutti e per tutti, un’ Italia capace di prendersi cura, sempre più e sempre meglio, dei bisogni e dei diritti delle persone e del loro ambiente. Solo così il PD può ritornare ad avere la fiducia del proprio elettorato e recuperare quegli elettori persi negli ultimi anni;
– *welfare sociale*: puntare sul salario minimo, necessario per garantire un tenore di vita dignitoso e ridurre le disuguaglianze, rilanciando –nel contempo- i progetti e le attività d’impresa soprattutto dopo il periodo della pandemia. Un rilancio imprenditoriale nutrito dalla consapevolezza che l’Italia, Paese fondatore dell’Unione Europea, è anche la “Porta dell’Europa sul Mediterraneo”, importante luogo di scambio socio-economico e culturale;
– *Carta di Taranto: manifesto per il Sud e per le isole* : va realizzata quest’ idea programmatica, proposta da Enrico Letta, affinchè l’Italia abbia una crescita sostenibile e durevole colmando il divario territoriale tra Nord e Sud del Paese. Bisognerà puntare al taglio dei contributi per le nuove assunzioni, concretizzare la “burocrazia zero” per aprire nuove attività produttive, per estendere le ZES e la fiscalità di vantaggio. Bisognerà costruire nuove competenze per la pubblica amministrazione assumendo 300 mila giovani per potenziare e migliorare l’efficienza degli enti pubblici. Bisognerà mettere il Sud in condizione di rispondere alle rivoluzioni green e digitale in corso;
– *alleanze con gli altri partiti* : certamente va perseguita l’alleanza con alte forze a patto che la stessa sia però supportata da un programma condiviso inserito in un comune impegno etico. Un programma di lavoro politico capace di fuggire i personalismi
( privilegiando il “noi” sull’ ”io”) per costruire solide esperienze di governo fondate sul sentire comune e sull’agire comune.
– *saranno gli elettori a scegliere i propri rappresentanti*:
Se non riusciremo a cambiare questa pessima legge elettorale, allora faremo le primarie per scegliere le candidate e i candidati al Parlamento. E’ ora di dire basta ai candidati decisi da Roma e paracadutati sui territori.
– *autonomia differenziata* su questo tema “caldo” va precisato che il lavoro fatto con i presidenti Emiliano e De Luca va consolidato per dare forza e protagonismo ad un nuovo Mezzogiorno “cerniera” tra Europa e Mediterraneo. L’autonomia differenziata a cui pensa Stefano Bonaccini, è cosa ben diversa da quella propugnata dalla Lega e dalle forze della Destra, un’autonomia caratterizzata dall’idea di “dare di più a chi ha di più”, un’idea malsana che allontana ulteriormente il Nord dal Sud. Deve essere vero il contrario: il Sud che “si differenzia” diventando, finalmente, un laboratorio di sviluppo per l’Italia intera. Un laboratorio dove si sperimenta l’efficacia dei servizi e della pubblica amministrazione e dove si realizzano linee guida per ottenere risorse e investimenti, ossigeno indispensabile per il mondo del lavoro e dell’impresa e, quindi, per una buona occupazione.
Il personale sostegno al Presidente dell’Emilia Romagna, nasce dalla certezza che il prossimo congresso del Partito Democratico sarà l’occasione per lanciare la sfida politica e socio-culturale alla destra italiana costruendo una forza della sinistra capace di diventare attrattore di simpatie, di interessi e di crescenti adesioni alla nostra proposta politica di società.
Per questo IO CON/FIDO (ho fiducia con te) che:
– a partire dalle tantissime persone deluse dalla politica che non vanno più a votare, perché ritengono inutile l’esercizio del voto, possiamo offrire una nuova “piattaforma di intenti” capace di ri-coinvolgerli sulle scelte.
– attraverso un nuovo modo di “comunicare” potremmo entrare in connessione coi giovanissimi che ci guardano con indifferenza perché parliamo un linguaggio a loro incomprensibile.
– attraverso una nuova “forma organizzativa” potremmo riconquistare la fiducia dell’immenso popolo delle nostre tante periferie che si rivolge ad altri perché semplicemente noi lì fisicamente non ci siamo più da anni.
– con “proposte concrete e realizzabili” potremmo essere guardati con fiducia da famiglie ed imprese che rischiano il default per il caro energia e per l’inflazione galoppante che fa perdere potere d’acquisto a pensionati e salariati.
– dovremmo tornare a parlare un “linguaggio chiaro” coi lavoratori dipendenti, spesso lasciati soli in questi anni per essere “etichettati” –ancora una volta, come accadeva un tempo- come quelli del “partito del lavoro”.
Sono certo che il numero dei nostri iscritti e simpatizzanti potrà crescere eliminando innanzitutto le tante, troppe, ambiguità che hanno caratterizzato la nostra parte politica in questi ultimi decenni.
Sono certo che saremo ancora il primo Partito d’Italia se torneremo “in presenza” nei territori, ascoltando le periferie e proponendo –come PD- nuovo modo di comunicare capace di dare piena cittadinanza ai bisogni delle comunità.
Sono certo che il nuovo PD si candida ad essere il più importante luogo politico per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’ Italia intera, un luogo politico -riconosciuto e riconoscibile- in cui ciascun cittadino potrà percepirsi come risorsa per migliorare la qualità della vita delle nostre città e dei nostri territori.
Io ci sto mettendo tutta la mia passione invitando i tanti amici e compagni a farlo insieme.
Al lavoro, dunque, con Stefano Bonaccini Segretario del PD, per un grande partito della sinistra.
*Cosimo Borraccino*
Consigliere del Presidente della Regione Puglia
per il coordinamento del piano Taranto.