Accade in ItaliaCulturalibriPRIMO PIANO

Matthias Graziani presenta “La voce del crepaccio”

Condividi

Un thriller nordico sullo sfondo delle Dolomiti

 

Graziani, noto scrittore altoatesino quarantatreenne, già acclamato dalla critica per “Sottopelle” esordisce con il suo primo romanzo investigativo. In quest’ultimo “La voce del crepaccio” già in ristampa appena dopo un mese, si respira un’atmosfera prettamente nordica e carica di suspense. Ambientato nel novembre del 1989 a Feldberg, in Alto Adige, dove divampa un’ondata di terrore: il mostro, il leggendario Gletschmann, alias l’uomo del crepaccio, è tornato e con lui anche un’inspiegabile scia di sangue.

L’autore dichiara: “Ho scritto questo nuovo thriller nel giro di un anno. Ispirato dall’autunno e dall’arrivo dell’inverno con la prima neve, l’Alto Adige è stato un palcoscenico perfetto per mettere in scena la mia ultima opera. ‘La voce del crepaccio’ non è soltanto un giallo, è molto di più, è un viaggio tra le leggende, tra le valli e le montagne e nella parte più buia dell’uomo“.

Un ragazzo, Julian Spitaler, visto con sospetto dagli abitanti del Paese, sa interpretare le voci della montagna e percepisce il pericolo imminente. Il commissario Lara Boschi è stata inviata lì nella valle per indagare sul primo omicidio: quello del giovane Mirko Ties, mentre la sua fidanzata Miss Südtirol è stata rapita. Ma in quell’area non è solo lo spauracchio del mostro a destare preoccupazione: anche i manipoli di sbandati che si muovono liberamente e un losco individuo, Frieda, che, indisturbato, commercia in metadone e in bambini che sottrae alle famiglie per rivenderli al mercato nero di Bled, una città slovena ai piedi delle Alpi Giulie.

Le vicende si intrecciano l’una con l’altra, ma i protagonisti sono sempre gli stessi: Julian, personaggio chiave per il suo legame arcano con la montagna e la vecchia guardia forestale Karl Kastner, pluridecorato eroe della Seconda Guerra Mondiale.

Un romanzo investigativo avvincente, dai personaggi profondamente caratterizzati e dall’intreccio minuziosamente descritto, con scene a grande impatto emotivo.

Sullo sfondo, trionfa la maestosità delle Dolomiti e una compenetrazione mitologica tra uomo e natura, come solo in Alto Adige accade.


Condividi

Redazione Oraquadra

La redazione.

Lascia un commento