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200.000 ascolti su Spotify per il disco “L’urlo” di Aldo Losito

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Mottola. “L’urlo”, che ha superato i 200 mila ascolti su Spotify, è il titolo del singolo del cantautore mottolese Aldo Losito che, sfidando ogni critico musicale e ogni etichettatura possibile, come un vero artigiano di note e parole, intaglia dei testi che sembrano cuciti a perfezione per le musiche delle sue canzoni, testi mai banali, con metafore e analogie che si incontrano, per dare forma a dei brani unici.

Il primo esempio va sicuramente a misurarsi con la tracklist, una canzone con un chiaro messaggio sociale, volto a sensibilizzare le coscienze, soprattutto quelle degli indifferenti.

«…Questo è l’urlo dei dispersi contro il grasso delle panze che ha coperto le coscienze…»

Da buon cantastorie qual è Aldo Losito, epiteto che definisce quello spirito ribelle e controcorrente proprio dell’artista, ecco che con “L’urlo” racconta una storia tragica; nel videoclip del brano è l’autore stesso ad immergersi nella lettura di un libro trovato per caso, sulla sabbia di una spiaggia assolata: la curiosità è tanta e Aldo inizia a sfogliare il libro, e allora cominciamo a vedere le immagini di una tragedia che ancora oggi lascia strascichi indelebili: il colonialismo. L’epoca del razzismo e delle barbarie non ha ancora chiuso il sipario in questo momento storico e lo spazio temporale, che intercorre tra l’oggi e il XVIII secolo, serve a far riflettere su quanto ancora non si è imparato dalla storia.

Immagini raccapriccianti, che soltanto lo stile surrealistico, con le animazioni di Pasquale D’Amico per Mr. Klesha Animation e le illustrazioni grafiche di Marco Sada, riescono a trasmettere in modo chiaro, ma senza alcun intento teatralizzante, se non quello di far luce.

Creato e diretto dal regista Fabio Caricato in stile surrealistico, il videoclip de “L’urlo” oltrepassa ogni limite temporale generando un continuum con la storia in una metafora destabilizzante, capace di sconvolgere anche il più tacito dei pensieri.

La produzione artistica è dello stesso Aldo Losito e Angelo Guagnano, un progetto sorprendente, del tutto fuori dalle convenzioni, sia sociali che umane, perché ciò che mette in luce l’artista è un approccio alla scrittura autentico, teso a sottolineare il coinvolgimento emotivo di ciò che si racconta, senza alcun filtro e con la sola idea di smuovere una coscienza troppo abituata a rimanere affossata su falsi ideali non concepiti in modo critico ma assuefatti da un’immagine distorta della realtà. Ciò che insegna “L’Urlo” è che tutti hanno questa ineguagliabile capacità: quella di poter comunicare, di poter dire la propria opinione e, se serve, urlare per poter farsi sentire, senza temere il giudizio altrui. Aldo Losito ci è riuscito e il suo ‘Urlo’ è arrivato ben oltre le aspettative, arrivando ad ascolti record su Spotify per un artista totalmente autoprodotto, senza alcuna major alle spalle e del tutto assente da tv e grandi network. La prova che il talento viene premiato anche oggi, ai tempi dei social, e che se qualcuno ha qualcosa da dire, c’è sempre qualcun’altro pronto ad ascoltare.


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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