Accade in ItaliaArteCulturaPoesiaPRIMO PIANO

Un anno dopo, tra l’angoscia e la speranza, la poesia per indagarle entrambe, nel volume di Anna Manna 

Condividi

Anna Manna

Antonio Fiore

L’AQUILA – Fresca di stampa la silloge di Anna Manna “Questa mattina 24.02.2022”,
(Edizioni Tabula fati, Chieti, 2023). Un libro particolare. Un titolo che già dice tutto. Ma la
sorpresa è un’altra! Puoi leggerlo dalla prima pagina all’ultima o dall’ultima pagina alla
prima. Cambia moltissimo il senso ed il significato del percorso. Anche se il messaggio
dell’autrice resta simile. Ma arriva con un linguaggio diverso.
Sfoglia il libro appena lo hai tra le mani e ti immergerai immediatamente nella nuvola nera
della guerra, nell’angoscia traballante di quella maledetta mattina di febbraio. Vivrai la
tristezza, la delusione, la paura. Vivrai quello che abbiamo sentito sulla pelle tutti noi,
attoniti e sgomenti mentre il mondo cambiava e trapanava ogni certezza. E nella tempesta
cercherai appigli, salvagenti ed andrai indietro con il cuore e verranno fuori i ricordi, e le
poesie dei ricordi. Si accavallano così sulle pagine del libro tutti i sentimenti e le sensazioni
che hanno acceso i nostri giorni, i nostri anni prima del 2022.
Fino all’ultima poesia che supera l’immaginario, Finisterra del dolore, e cerca di nuovo il
Volo poetico della speranza. E si chiude il libro con la penultima poesia che ha lo stesso
titolo della prima, quasi un ricongiungersi con l’equilibrio. E come Giulietta Masina nel
film La strada: dopo l’orrore, hai voglia di ritrovare il sorriso, la carezza dei giorni lieti. Dei
giorni di chi ha superato lo scoglio.
Ma potresti cominciare a leggere dalle ultime pagine. E sarai avvolto da una musica poetica
vivace, di grandi voli, anche quando quelle note poetiche analizzano i problemi, le
difficoltà, le angosce che comunque ci hanno agitato da sempre. Così l’amore, così la
solidarietà, così i naufragi e le risalite, le preghiere, insomma tutto lo spartito prende vita e
canta la vita che abbiamo vissuto fino al 2022. Avanzando un pochino illusi, molto ciechi,
impreparati alla GUERRA!!!!!
LA GUERRA! Se leggi dalla fine del libro all’inizio ci sbatti contro come se all’improvviso si
ergesse contro la tua anima e la tua realtà un muro insormontabile che ti annienta. E resta
tra le mani tremanti il messaggio della prima poesia, Salvate il mondo! Il messaggio è
simile nelle due letture, ma il percorso è diverso e svela pieghe, contorcimenti, sogni,
incantesimi diversi. Non è facile consigliare quale delle due letture sia da aggredire con
ansia poetica. Vale la pena di farle entrambe.
Una silloge davvero struggente, che esce ad un anno dall’invasione russa dell’Ucraina.
Intensa l’immagine di copertina, che riproduce un coloratissimo dipinto del pittore
Antonio Fiore, Guerre stellari Ufagrà (2004, acrilico su tela, cm.150×100). Nella terza di
copertina del libro due significative testimonianze di insigni poeti. Scrive Elio Pecora:
Cara Anna, il tuo libro è fatto di umori e di passioni che lo contraddistinguono. E che
riflettono quel che porti e comunichi nelle tue giornate. E Anna Maria Giancarli: Cara
Anna, nonostante tutto, nelle tue poesie, fioriscono versi di “fiori increduli” che cercano di
mitigare il “male d’esistere” in questa unica, splendida madre terra che reclama ed
implora rispetto, pace e giustizia. I poeti, devono, come te, guardare oltre e anelare ad un
mondo migliore per poi realizzarlo.
Goffredo Palmerini


Condividi

Pino Lacava

Artista visivo e ceramista, sperimentatore d'arte, appartenente alla corrente della Neo Avanguardia New Dada. Ha esposto in collettive e personali nazionali ed internazionali, tra cui la Biennale di Venezia e la Biennale di Brera. Già docente all'Istituto "Cabrini" di Taranto di grafica. Operatore culturale.

Lascia un commento