San Cataldo Container Terminal S.p.A, accordo di Sviluppo tra il Ministero delle Imprese, la Regione Puglia e Invitalia
TARANTO – Con il supporto del Presidente Emiliano, ok al programma di sviluppo proposto di
particolare rilevanza occupazionale, da considerarsi di particolare rilevanza strategica in relazione al contesto territoriale e al sistema produttivi, tali da ricondurre:
• alla previsione di un significativo impatto occupazionale: la realizzazione degli investimenti consentirà
un incremento occupazionale complessivo di n. 236 Unità Lavorative dell’Anno entro il 2024, rispetto ai 30 ULA previsti prima del Piano di sviluppo.
Al riguardo si
precisa che n. 219 erano lavoratori impiegati dal precedente gestore del Molo Polisettoriale di Taranto
e verranno riassorbiti in San Cataldo Container Terminal S.p.A. Complessivamente nell’anno si avranno 266 lavoratori così suddivisi: n. 1 Dirigente; n. 35 Impiegati; n. 220 Operai.
Inoltre, oltre all’ impatto occupazionale, si darà maggiore rilevanza ad attirare investimenti esteri: la società San Cataldo Container Terminal S.p.A.
è stata costituita dalla società di diritto olandese Terminal San Cataldo B.V., nonché socio unico, a
sua volta facente capo alla società di diritto turco Yilport Holding A.S.; con gli investimenti di cui al
presente programma, il gruppo turco Yildimir/Yilport amplierà la propria attività in Italia connettendo
tale infrastruttura con le altre attività del gruppo per creare nuovi sistemi di filiera finalizzati al consolidamento delle relazioni del cluster logistico-industriale-marittim o tarantino ed allo sviluppo della filiera turistica legata al mare; l’iniziativa consentirà allo scalo di attrarre più compagnie marittime, fungendo non solo da porto di ridistribuzione del traffico ma anche da scalo per le navi “madre”.
Inoltre, con il collegamento ferroviario e la possibilità di accogliere navi di grandi dimensioni, si consentirà ai carichi che arrivano via mare di proseguire il trasporto su rotaia collegando, oltre le zone dell’entroterra, anche nuove potenziali zone industriali.