Il Buongiorno di Pina Colitta. Tossicità nelle relazioni
E continuiamo con l’argomento proposto la scorsa settimana, che oserei definire “tossico”…
Ebbene sì, quando si tratta di “tossicità” anche una riflessione può esserlo, ma è doverosa farla.
Intanto precisando che i tempi sono lunghi per comprendere quando ci si trova di fronte ad una situazione tossica o narcisista, soprattutto in riferimento ad una relazione.
Si dovrebbe partire da un presupposto e cioè che qualsiasi relazione si potrebbe trasformare in relazione malsana e abusiva, anche se, ab origine, non lo sembrerebbe. Solitamente accade proprio perché vengono a mancare quelle che sono le fondamenta di una relazione e cioè fiducia e rispetto della libertà altrui.
Si può capire di vivere o di trovarsi in una relazione, in un rapporto tossico solo facendo attenzione ad alcuni comportamenti e soprattutto non sottovalutando alcuni comportamenti, sempre evitando, ovviamente, di esagerare rispetto ad alcune personali valutazioni.
E, quindi, sapere, comprendere e chiedere il supporto di qualcuno, che sia competente, potrebbe essere fondamentale se c’è smarrimento e confusione.
Occorre prima di ogni cosa fare valutazioni chiare sulla comunicazione in una relazione.
Ebbene sì, la comunicazione è proprio il primo segnale d’allarme perché nel momento in cui vengono invalidate le emozioni, vengono svalutate, vuol dire in generale che ci si trova di fronte ad una rigidità nella discussione e soprattutto nella impossibilità di un qualsiasi cambiamento. E non è da escludere che ci si possa trovare di fronte ad una persona chiusa a cui importa soltanto di sè stessa e del proprio benessere.
Altro elemento fondamentale, che rappresenta un segnale tangibile di tossicità, è il controllo che solitamente l’altro vuole tenere in una relazione. A volte controllare i messaggi, gli spostamenti significa, da parte di chi controlla, non avere nessun dubbio su un eventuale tradimento.
Il controllo, solitamente si traduce in una irrazionale maniera di voler bene, che poi diventa gelosia ossessiva e delirio.
Altro atteggiamento molto pericoloso e soprattutto l’atteggiamento critico e svalutante di una persona rispetto all’altra; questo potrebbe portare, a lungo andare, al fatto che uno dei soggetti della relazione, si possa sentire inferiore e possa avvertire un sentimento di inadeguatezza, che può sfociare in stress e sopraffazione.
Quando si parla di controllo, si parla di un vero e proprio abuso che, a volte, non è soltanto di tipo fisico ma psicologico al punto da portare l’altra persona a fare ciò che non desidera.
Quando esiste questo tipo di comportamento le persone abusanti sono solitamente narcisiste e egocentriche.
E che dire poi delle manipolazioni? Queste vengono rappresentate da alcune espedienti sottili, atte a svalutare l’altro per rendere vane le proprie emozioni, per manipolare addirittura i ricordi come se l’altra persona si fosse inventata tutto o abbia esagerato rispetto ad alcune cose ricordate.
Nei comportamenti manipolatori il rischio è quello di fare qualsiasi cosa venga dettata dall’altro, qualsiasi condizione pur di trovare dei momenti di serenità.
Solitamente chi è vittima di manipolazione tende ad isolarsi dalle amicizie, a rinunciare alla propria privacy, addirittura rinunciare alle proprie passioni o sogni.
Questo vuol dire spesso vivere una quotidianità fatta di stress in cui “vivere sulle spine” è la norma, in una costante apprensione e nel terrore che qualsiasi cosa fatta possa essere sbagliata o possa provocare, nell’altra persona, delle reazioni spiacevoli.
Solitamente le persone che si incastrano in questi tipi di comportamenti, sono persone che hanno dei tratti della personalità borderline.
In realtà, ciò può capitare a uomini e donne, anche se clinicamente sono più le donne ad avere questi tratti borderline e che arrivano a farsi seguire in una terapia perché coinvolte in relazioni tossiche con uomini che solitamente hanno dei tratti narcisistici.
Ed è sempre molto raro vedere uomini in terapia!
E si, accade molto raramente e se accade è soprattutto ad una certa età quando le conseguenze negative dei loro comportamenti li hanno portati, nel tempo, a perdere persone significative oppure a incorrere in guai legali. E sarebbero proprio i guai in cui si ficcano alla fine, l’unica ragione per cui chiedono aiuto.
“Quando una persona che ami serve solo a spegnerti, non è la persona che devi amare.”
Pedro Chagas Freitas