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Il Mondo di Ciro. Andare in pensione

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Buongiorno e ben ritrovati a tutti: umani, animali, alberi e fiori, fiumi e mari. Sono Ciro il Pinscher, il cane esploratore di ambienti urbani e non, che come il mio collega americano Snoopy si pone domande sulla Vita – e non sempre trovo le risposte. Dopo un periodo di silenzio in cui ho vissuto alterne vicende tra cui un problemino di salute, ora mi sono ripreso alla grande e sono tornato a zampettare per le vie cittadine, sempre curioso e sempre accompagnato dai miei fidati amici e padroni umani. La mattina sento radio e tv che parlano di guerre, economie traballanti, attentati, terremoti… insomma, da quanto capisco il mondo non se la passa bene. Allora mi chiedo, dal basso della mia modesta statura di pinscher nano: possibile che il genere umano sia sempre scontento e in lite? Possibile che c’è chi ruba sacchi di dollari che nasconde in casa e chi muore di stenti sotto le macerie di città crollate o nei barconi che si spezzano come gusci alla furia dei marosi? Che mondo è questo che impedisce ai bambini di vivere sicuri e lontano dai pericoli, dalle violenze, dalle ingiustizie? Lo so, qualcuno mi dirà che i miei pensieri di cane sono piuttosto retorici, e che prima di me molti illustri personaggi si sono posti questi interrogativi, hanno cercato soluzioni, ma in parte hanno fallito nei loro intenti.

Ciro cittadino si gode un giretto in auto

Allora vi dico, cari amici, che sono arrivato a questa conclusione: bisogna andare tutti in pensione. Che significa? Significa che, per come la vedo io, è proprio senza senso correre e correre e inseguire fantasie se poi queste fantasie non ci portano alla felicità. Meglio fermarsi un momento, fare il punto della situazione, rallentare un poco. Fare un bel respiro grande e profondo, e ammettere che certi pensieri vanno messi in pensione. Ho imparato, vivendo a stretto contatto con gli umani, che le cose nascono, si sviluppano, crescono, raggiungono il loro apice, e poi inevitabilmente declinano. E’ un processo naturale, che gli uomini a volte non accettano. Una delle loro ambizioni è quella di apparire vincenti per sempre. Questo è assolutamente ridicolo! Il successo è un momento molto bello e gratificante nella vita, ed è una sensazione davvero elettrizzante, tipo quando io inseguo una lucertola e il mio cuore batte all’impazzata, oppure quando ottengo un premio in cibo e mi godo il mio bocconcino delizioso. Ma tutto questo ha un limite: non potrei inseguire lucertole tutto il giorno, o mangiare un boccone-premio dopo l’altro, finirei all’ospedale o peggio ancora sotto tre palmi di terra. Il bello della vita è gustare l’alternanza della complessità; è vivere fasi tranquille e fasi intense; soprattutto è riuscire a capire che tutto è bello nella vita e ad accettare sia il galoppo che la passeggiata tranquilla. A proposito di passeggiata, è da un po’ di tempo, da quando sono stato male (ho avuto un’insufficienza renale ed è grazie ai miei veterinari che sono stati fantastici se mi sono salvato, li ringrazio con tutto il cuore!), che mi piace gustare la passeggiata in macchina.

Ciro in pensione si gode il sole

Da giovane, anni fa, non mi stancavo mai di sgambettare per le vie della città, sempre a caccia di angolini nuovi da annusare e marcare. Oggi, invece, sento che mi va di lasciarmi un po’ andare; mi affido ai miei affettuosi amici umani, e mi godo un giro in macchina beandomi del sole che filtra dal finestrino. Insomma, mi sento in pensione, e mi dico: a quanti gioverebbe un po’ di libertà e riposo? Osate, amici cari, perché c’è un tempo per ogni cosa, anche per il meritato stop. Dopo che l’onda si avvicina in velocità alla riva con il suo bel ricciolo di spuma e mostra al sole la sua cresta, nell’istante in cui l’acqua tocca la sabbia l’onda rallenta, si ripiega, l’acqua interrompe il suo moto, si acqueta, il ricciolo d’onda svanisce con un rumore delicato come fosse un respiro che finisce, eppure sembra davvero che finisca felice. Forse è quello il segreto, mi dico: finire con serenità, con  gioia, gustandone fino in fondo la pienezza.


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Sabrina Del Piano

Archeologa preistorica, dottore di ricerca in geomorfologia e dinamica ambientale, esperta in analisi dei paesaggi. Operatore culturale, ideatrice di eventi culturali, editoriali ed artistici. Expert in prehistoric archaeology, geomorphology and landscapes analysis. Cultural operator and art events organizer

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