La biblioteca “Pignatelli” di Grottaglie celebra la festa della donna
con il romanzo “La casa sul limitare del castello”
TARANTO – La biblioteca comunale “G. Pignatelli” di Grottaglie celebra la festa della donna presentando al pubblico “LA CASA SUL LIMITARE DEL CASTELLO”, di Rosanna Cassano, pubblicato dalla casa editrice grottagliese AnyName Edizioni.
L’incontro di svolgerà Mercoledì 8 marzo alle ore 18:00 presso la biblioteca “G. Pignatelli” di Grottaglie. L’incontro sarà moderato da Giuseppe Gallo, giornalista e direttore della testata online AnyName News, mentre le letture saranno a cura della dott.ssa Angela Astone, editore della casa editrice AnyName News.
L’evento è promosso dal Comune di Grottaglie, dalla biblioteca comunale “G. Pignatelli” e dalla casa editrice AnyName Edizioni. Media partner: AnyName News.
L’ingresso è libero.
Per info: 099 5620409 – biblioteca@comune.grottaglie.ta.it
Può il fantasma di una bionda e giovane fanciulla, che dimora nella torre di un castello, provare ancora emozioni umane e narrare gli avvenimenti che accadono intorno ad esso? L’eredità del suo lontano martirio sono i battiti del marmoreo cuore. La vendetta per un rifiuto d’amore dà vita ad una terribile menzogna che ricade su una bellissima ragazza, determinando un diverso corso del suo destino e delle donne di famiglia. L’evanescente Angelica è partecipe delle vicende umane che si tingono di volta in volta di rancore, amore, amicizia e fede. Quando tutto sembrerà perduto, il materiale infiammabile della speranza ravviverà grazia e forza.
La storia di una famiglia vista con gli occhi delle figlie, delle mogli e delle madri che in essa hanno vissuto e dove le vicende vengono raccontate da una narratrice d’eccezione: Angelica, il fantasma che “dimora” nel castello di Pulsano. Si narra che Angelica fosse la figlia diciottenne di Renzo Delli Falconi, dei signori di Pulsano, morto in una cruenta battaglia. La bionda fanciulla fu imprigionata nella torre del castello. Venne uccisa e decapitata, ma la sua testa non fu mai ritrovata. Ancora oggi pare che appaia, nella notte, dalle finestre o sul terrazzo del castello.
La storia si svolge nell’arco di circa cinquant’anni, tra il 1920 e la prima metà degli anni Settanta. Una storia che parte con Maria e che termina con sua nipote Teresa. Una storia ispirata alla vita di tutti i giorni: fatta di gioie, di dolori, di lavoro, di amore, di morte, di amicizia, di gelosie che portano a menzogne; di vendetta, ma anche di carità.
Un’appassionante sequela di vicende e conflitti umani dove la menzogna fa da contorno alle vicende. Nella narrazione sono state conservate alcune espressioni dialettali del tempo, tipiche della società contadina e non solo.
Rosanna Cassano è una scrittrice molto attenta nel descrivere le ambientazioni e i personaggi dei suoi lavori letterari. Nei suoi racconti traspare la sua grande sensibilità e la sua particolare attenzione verso gli stati d’animo degli attori delle sue storie. Già autrice di un altro lavoro narrativo in vernacolo “Sisina e Pascale – Novelle dialettali di amore e vita quotidiana pulsanesi” (edito da AnyName Edizioni), Rosanna Cassano manifesta anche in questo elaborato una predilezione verso la descrizione della sua Pulsano e dei suoi nonni ai quali era molto affezionata e dai quali era ispirata.
Per chi vorrà partecipare alla presentazione del romanzo sopra citato.