Ghini e Ruffini “Quasi amici” al Teatro Fusco, un sold out annunciato
La strana coppia porterà il 28 e il 29 marzo sul palco ionico l’adattamento della famosa pellicola francese
L’Assessore Marti: «Una bella storia d’amicizia fra generazioni che deve farci riflettere»
Possono un milionario paralitico che vive di ego e cultura, e un ragazzo spiantato, che entra ed esce di galera ed è cresciuto sulla strada, diventare amici? Sì, più precisamente Quasi Amici.
Massimo Ghini e Paolo Ruffini, la nuova brillante coppia del teatro italiano, arrivano a Taranto con il loro spettacolo “Quasi Amici”, adattamento firmato da Alberto Ferrari del famosissimo film francese, che porteranno sul palco del Teatro comunale Fusco nelle giornate di martedì 28 marzo alle 21.00 e di mercoledì 29 marzo alle 18.00.
È l’ennesimo appuntamento con la prosa d’autore della fortunatissima stagione messa a punto
dalla storica arena tarantina, supportata dall’amministrazione comunale e dal Teatro Pubblico Pugliese. Un nuovo annunciato sold out di una stagione che dal primo momento ha riscontrato il favore del pubblico.
«Quella di Quasi Amici – ha dichiarato l’assessore Cultura e Spettacoli del Comune di Taranto, Fabiano Marti –, oltre ad essere ispirata da una bellissima storia vera, è una vicenda in cui la diversità diventa incontro, ricchezza, anche a dispetto di due caratteri radicalmente opposti. Un’amicizia tra due persone di estrazione ed esperienze opposte che deve farci riflettere quando ci rapportiamo a chi non è come noi. E poi due attori d’eccezione che sicuramente ci faranno provare emozioni importanti».
Lo spettacolo riprende la storia narrata nella pellicola transalpina di Toledano e Nakache, ma la trasposizione teatrale consente di lasciare più spazio all’introspezione e ai sentimenti personali che prorompono sia da parte del burbero sulla sedia a rotelle sia da quel giovane che spesso agisce prima di pensare. L’intimità delle parole, gli scambi, le svolte narrative, le luci, tutto non fa che amplificare la storia di una grande amicizia che germoglia e cresce.
I due personaggi partono dal loro vissuto, rimanendo inizialmente fissi nelle loro posizioni, quasi abbottonati. Poi il rapporto prende una nuova piega, ognuno contaminerà l’altro con le sfumature del proprio io. L’opera è prodotta dalla compagnia Enfiteatro
«Massimo Ghini e Paolo Ruffini scelgono il nostro palco – ha commentato il direttore del Teatro comunale Fusco, Michelangelo Busco –, un sodalizio artistico che non ha bisogno di presentazioni e che fa parte da anni del panorama televisivo italiano. In questo spettacolo, pur non rinunciando all’ironia che da sempre li contraddistingue, vedremo anche i loro dilemmi interiori, i loro attimi di sconforto e il loro viaggio insieme che poi li renderà inseparabili».